mercoledì 28 giugno 2006

La gente deve sapere


Esercitazione per l'esame di giornalismo. Il candidato tenga conto che nel corso dell'anno 2005, secondo i dati dell'Osservatorio di Pavia, i telegiornali di Rai e Mediaset e La7 hanno dedicato alle emergenze umanitarie mondiali lo spazio che segue: un'ora e ventiquattro minuti alla Somalia, di cui due minuti agli scontri che affliggono la popolazione civile; un'ora alla tragedia del Darfur, dove due milioni di sfollati continuano a vivere in una precarietà estrema e subiscono violenze permanenti;


minuti quarantotto alla crisi in Cecenia; minuti ventotto alla situazione in Colombia; minuti ventuno alla situazione di Haiti, ma solo per via del sequestro lampo di una donna di origine italiana; minuti otto alla guerra in Congo; minuti sette alla situazione in Sudan; minuti sei all'epidemia di malaria che ogni anno provoca oltre un milione di morti in Africa; minuti due alla situazione in Angola e in Zimbabwe; minuti quattro alla guerra in Uganda; minuti uno alla lotta all'Aids in Africa; minuti zero ai conflitti interreligiosi nell'India nord-orientale; minuti zero alla situazione in Costa d'Avorio. Tutto ciò premesso, il candidato ha a disposizione quindici minuti per rispondere al seguente quesito: ma allora Sottile e la Gregoraci hanno combinato o no?


 


Il grande Filippo Facci su Il Giornale di sabato 24/06/2006

martedì 27 giugno 2006

Tutti vanno avanti, l'Italia mette la retromarcia.


A Verona hanno vinto i sì, magra consolazione.


 

lunedì 26 giugno 2006

Addio Bruno, l’orso è stato abbattuto


E’ stato colpito a morte in Baviera
E' finita sotto i colpi dei cacciatori la fuga tra il Tirolo e la Germania dell'orso Bruno. Dopo settimane di razzia tra gli allevamenti tedeschi, l'animale è stato abbattuto dopo l'ordine impartito dalle autorità austriache. "Sparate a vista", è stato il categorico ordine. E così è stato. Animalisti in rivolta per questa decisione. Secca la replica: "La sicurezza delle persone deve avere la priorità". www.tgcom.it


 

mercoledì 21 giugno 2006

Più passa il tempo è più ci sono non luoghi.


Il non luogo è dove prima c’era un albero e ora non c’è più.


L'ombra di un albero, alla cui ombra mi sono fermata ad aspettare qualcuno che non arrivava… in ritardo come sempre.


I miei punti di riferimento sono cespugli, alberi, campi fioriti, una strana crepa su una casa, uan fontana, uno strano cartello pubblicitariostrano, una buca…


Spostami qualcosa e non trovo più la via del ritorno.


Ma i non luoghi sono quelli che mi lasciano una fitta nel cuore, sale la nostalgia e la consapevolezza che tutto è in continuo mutamento. E l’essere è solo il divenire. Cose, persone…

martedì 20 giugno 2006

Ex


Non ho mai considerato gli ex un pericolo o un qualcosa di diverso da me.
O meglio gli ex per me non esistono più in quanto ex (lo dice la parola stessa) non facenti più parte della mia vita.
Oggi mi unisco al mondo generalizzato delle femmine e vado a bermi un caffè con IL MIO ex. Però mi vien da ridere... è una persona, esiste, respira... ma per me... è come se non ci fosse. Vado a bere il caffè con un fantasma?

lunedì 19 giugno 2006


Caccia alle balene, fine del divieto


Giappone: documento anti-moratoria


Con 33 voti a favore, 32 contrari e un astenuto, la Commissione baleniera internazionale (Cbi) ha approvato una dichiarazione non vincolante in cui viene definita "non più necessaria" la moratoria del 1986 sulla caccia commerciale alle balene. Nel documento, messo ai voti alla sessione annuale dell'organizzazione a Saint Kitts and Nevis (Caraibi) su proposta del Giappone, i cetacei sono indicati come causa dell'impoverimento del patrimonio ittico.


Per il Giappone, la dichiarazione rappresenta la prima vittoria in un'accesa disputa internazionale che si protrae da 20 anni. Mentre Tokyo mira infatti alla ripresa della caccia commerciale, diversi Paesi e gruppi ecologisti osteggiano l'iniziativa nipponica. Intanto, proprio sfruttando una clausola alla moratoria del 1986 che permette la caccia "a fini scientifici" per ampliare le conoscenze sui cetacei, il Giappone e altre nazioni, tra cui la Norvegia, hanno già da tempo ripreso l'attività di pesca e vorrebbero aumentare il numero e le specie di possibile cattura.


L'opposizione alla revoca della moratoria è guidata da Australia, Nuova Zelanda, Stati Uniti e Gran Bretagna. I Paesi contrari, da parte loro, sono forti del fatto che per la revoca del bando è necessario il 75 per cento dei voti dei membri del Cbi. www.ansa.it

venerdì 16 giugno 2006

Ho bisogno di Feng Shui


Ho bisogno di spazio e di non avere ostacoli o impedimenti


Ho bisogno di respirare

sabato 10 giugno 2006

Se il destino di un uomo è di annegare
annegherà anche in un bicchiere d'acqua.


Proverbio ebraico

venerdì 9 giugno 2006

Bentornato al titolo e al musetto del gatto nel mio blog. Grazie a Maurizio!


Addio alla persona che scrive tante belle parole sul crescere, maturare, cambiare, guarire e che poi per uno scazzo, o per un momento di stress o di incomprensione butta via tre anni di parole e di intimità, anche se scritte, anche se discontinue ma sempre presenti.


Dietro le parole ci sono le persone.

Non è detto che chi non scrive di dolori fisici, di ospedali, di dolori o di lutti ne sia esente. E’ questione di maturità non di moralismo.
E’ questione di essere adulti come età anagrafica e comportarsi di conseguenza.


E’ nelle intemperie che si vede di che stoffa è fatta una persona.

mercoledì 7 giugno 2006

L’altra sera ho rivisto il film "Se scappi ti sposo" con la collaudata coppia: Julia Roberts e Richard Gere.
Verso la fine del film... Gere sta attraversando una strana a New York e per una manciata di secondi si intravedono sullo sfondo le twin tower...
Solitamente quando guardo un film ambientato a New York ante 2001 mi concentro a cercarle tra le automobili, tra le vie, sullo sfondo dei personaggi, nel profilo dello skyline... tra una inquadratura e l'altra... pronta perché in attesa, quasi fossi lì a dirmi tanto sono preparata, lo so.
L’altra sera invece no, ero spaparanzata sulla poltrona, assorbita dal film, film leggero che mi ha fatto dimenticare la brutta giornata trascorsa e gli impegni del giorno a venire... e lui, Gere, che attraversa la strada e quella veloce “comparsata” delle twin tower che hanno fatto da cornice tante volte, in tante scene, ieri mi hanno spiazzata... forse non le avevo notate precedentemente e sono stata travolta da tutto quello che rappresentavano e che rappresentano oggi. 


Sono rimpiombata in quella giornata di fumo e di odori, di respiri affannati e pianti. Ho rivisto gli occhi che lacrimavano, i pompieri sporchi e disperati, l’incredulità degli americani, i poliziotti impegnati ad affrontare qualcosa di più grande di loro. L’addestramento li poteva preparare a qualcosa per cui nemmeno il mondo era pronto?
Ed è riaffiorato il ricordo di giugno 2000, le foto sulla terrazza sud, ammirando la città dall’alto, le voci di tanti turisti, lingue conosciute e sconosciute, profili di persone, di palazzi, di battelli… la visuale a correre fino alla statua della libertà. Alle risa, alla gioia, al clacson dei taxi, al rumore inevitabile della città che fin lassù non arrivava. Il cuore di New York.
Devo ancora tornarci…

martedì 6 giugno 2006

Un anno oggi. Più o meno a quest'ora. L'inziezione, il taglio e una cicatrice nuova a testimoniare il fatto. Piano piano sbiadisce, lei, la cicatrice, diventa meno rosa... si uniforma alla pelle... come facciamo noi con il tempo.

lunedì 5 giugno 2006

Ho letto il libro, quando ancora non era di moda farlo.
Non ho ancora visto il film
Ma si anch'io dico la mia su Il Codice da Vinci:


In fondo la fede è credere in ciò che non si può dimostrare...
Se si crede in qualcosa di positivo che migliora la vita e rispetta la vita e la dignità di uomini/donne e animali a me va bene.


Sono per la libertà di credo, senza imposizioni di nessun tipo. Quindi ci deve essere anche la libertà di stampa,  come sono libero di comprare un libro o no, di andare al cinema o no. Ma non posso, e non devo, limitare la libertà di un altro essere vivente.

giovedì 1 giugno 2006

(ANSA) - ROMA, 31 MAG - Dopo aver spento la sigaretta, il fumatore continua per almeno due/tre minuti a inquinare l'aria, emettendo polveri sottili con il respiro.
Lo svela uno studio presentato dai ricercatori dell'Istituto dei Tumori (INT) di Milano . Un sofisticato analizzatore di particelle di aerosol ha permesso di misurare, secondo per secondo, le concentrazioni di particolato (particelle minuscole) espirate da una persona ed ha verificato che un fumatore emette poveri sottile nei minuti successivi al fumare.





Spesso vedo genitori, con bimbi presenti, fumare tranquillamente in macchina con i finestrini chiusi, senza allacciare quest'ultimi con le sicure.



E questi vogliono bene ai loro figli?

Neanche un po'.





Quando vedo una donna incinta che fuma la prenderei a schiaffi. 

Sono stufa, sono stufa di incomprensioni, sono stufa di parole che bisogna spiegare, ogni volta. Le parole hanno un significato non c’è bisogno di spiegarle. Sono stufa di chiusure alla prima crepa, al primo dosso, al primo ostacolo. Sono stufa di chi prende tanto, vuole sapere da te… la tua storia la tua vita… gli errori, le gioie… beve beve e quando si è dissetato: tanti saluti.
Sono stufa.
Arcistufa… e pensare che credevo di essere selettiva io.


Non basta avere grandi qualità; bisogna saperle amministrare.
F. de la Rochefoucauld