mercoledì 26 aprile 2006

25 aprile, “Rabbia e vergogna” 
Israele: "Offesi da fascisti sinistra" 
L'ambasciatore di Israele, Ehud Gol, ha condannato gli episodi accaduti a Milano in occasione delle celebrazioni per il 25 aprile. "Da ebreo e israeliano mi sono colmato di vergogna e di rabbia alla vista del barbaro comportamento dei "fascisti" della sinistra estremista che hanno profanato la sacralità della festa della liberazione, dando alle fiamme le bandiere dello Stato d'Israele nel corso del corteo", ha detto.  www.ansa.it  


E' questa l'Italia che hanno voluto e che vogliono, il quasi, 51% degli italiani?

domenica 23 aprile 2006

"Ho fatto strada raccogliendo amici, non nemici" .
Jodie Foster  in  Inside Man

giovedì 20 aprile 2006

Il triste primato spetta alla Cina, dove vi sarebbero state circa 1.770 esecuzioni. Ma il numero effettivo potrebbe essere molto più alto: secondo un esperto legale cinese, sarebbero circa 8.000 i prigionieri messi a morte nel Paese ogni anno. Nel corso del 2005 in Iran sono stati giustiziati almeno 94 prigionieri, in Arabia Saudita almeno 86.

Molti governi, come quello cinese, rifiutano di pubblicare statistiche ufficiali sulle esecuzioni; in Paesi come il Vietnam le informazioni su questo argomento sono considerate "segreto di Stato".

In Cina, Paese che da solo totalizza l' 80% delle esecuzioni, si può essere messi a morte per 68 reati, anche per atti che non comportano l' uso della violenza, come la frode fiscale, l' appropriazione indebita e i crimini legati al traffico di droga. Secondo i dati di Amnesty International, l' Iran è l' unico Paese che nel 2005 ha messo a morte minorenni all' epoca del reato, almeno otto, due dei quali avevano meno di 18 anni anche al momento dell' esecuzione.

Gli Usa, in precedenza leader mondiali in questo campo, hanno messo al bando le esecuzioni nei confronti dei minorenni nel marzo 2005. In molti Paesi, come l' Arabia Saudita, prigionieri sono stati prelevati dalle loro celle e uccisi, senza che nessuno li avesse informati della loro condanna a morte. In Bielorussia e in Uzbekistan, le autorità non informano i prigionieri né i loro familiari sulla data di esecuzione. In alcuni paesi, l' uso della pena capitale può essere pericolosamente legato a interessi economici. 


 
stralci estrapolati  da una news di oggi su www.ansa.it

lunedì 17 aprile 2006

- Non crederà che siamo soli nell'universo?


- Credo che se c'è qualcuno là fuori, che da chissà dove nell'universo
  
vede quello che siamo, sarà abbastanza saggio da rimanere lontano
   da noi.
   Gil Grissom  CSI Las Vegas

venerdì 14 aprile 2006

martedì 11 aprile 2006

Mi hanno chiesto una dichiarazione di voto. E io rispondo Si. Perchè e' questo il momento di dichiarare con forza, con orgoglio la propria appartenenza. Senza paura. Per il nostro futuro.
Io non voglio questa Sinistra. Perché Prodi alla guida dell'Unione è il nulla. Perché Prodi è un non leader. Non è la guida ma l'ostaggio consenziente di una non Unione. Un mediocre che ha fatto del non decidere il sistema di governo. Perché è un ex democristiano che oggi fa il pacifinto con i comunisti e i baciapile. Perché tutto è serio. Lui e' serio. La situazione è seria. L'Italia è triste... Aria fritta, un vuoto a perdere. Perché non ha un partito. Perché ha guidato l'Iri della deindustrializzazione e ora dice di avere un progetto industriale. Perchè ha fatto dell'Europa un ufficio di passacarte senza un sogno e sogna di andare al governo fondando la crescita sul rilancio dell'Europa.
La Sinistra
vive di contraddizioni. Perchè a sinistra ci sono i Gran Sacerdoti del culto della conservazione. Non decidono. Sono i Gattopardi del nuovo millennio. Fingono di voler cambiare perchè tutto resti come prima. Perché a Sinistra hanno un programma che si pesa a kili. Perché ci sono Di Pietro con i Comunisti Italiani. Bertinotti con Mastella.
La Bindi
con Pannella.
Perché hanno già governato. Hanno fallito e li hanno mandati a casa. Perché non hanno una politica economica. Perchè con loro torna la lottizzazione l'unico principio che condividono. Perché hanno riempito l'Italia di immigrati clandestini. Perché non hanno una politica estera e "auspicano che le cose si risolvano con il buon senso". Quale buon senso? Quello di chi assale un consolato per uccidere i diplomatici della democratica Danimarca?
Difendono l'Eurabia che non ha fondamento culturale. Vogliono dare il voto degli immigrati. Indiscriminatamente. Amano l'Islam e odiano gli israeliani, perchè ricchi, e quindi da combattere. Odiano l'America. Colpevole di essere il paese leader del capitalismo mondiale. Loro. I perfidi. I corrotti. Loro. Gli odiati Stati Uniti d'America. Per la sinistra è quindi inevitabile stare con i palestinesi e col mondo arabo. Schierarsi con i proletari della situazione.
Islam e Sinistra. Il revival perverso di una sorta di patto Molotov-Ribbentrop. Un patto stretto tra due mondi che sembrerebbero opposti. Ma che sono indissolubilmente uniti dall'odio contro un comune nemico. Sempre lo stesso. Gli Stati Uniti. In nome di quell'odio questa Sinistra ci sta portando verso l'inevitabile resa. Verso il nostro annientamento come civiltà.
Si riempiono la bocca con i diritti, nel disinteresse per le libertà dell'individuo, della donna. A loro non importa di tutti coloro che in medio-oriente ringraziano Dio ogni sera che cenano non per il cibo che hanno sulla tavola, ma per esserci arrivati ancora vivi a quella tavola. Loro chiamano i terroristi resistenti.
Sono solidali con l'Islam e non con il Papa. Hanno usato la morte di Giovanni Paolo II come occasione per sdoganarsi. Tutti in piazza San Pietro. Anche i comunisti. Quelli che Woytjla ha sepolto per sempre. Quelli che qui inneggiano alla Rifondazione e difesa del Comunismo. Hanno usato i disordini di Bengasi per alimentare l'odio. Per prendere qualche punto percentuale. La sinistra è solidale con i terroristi islamici per le vignette pubblicate in Danimarca. Vigliacchi. Dov'è la loro laicità? La ostentano solo nei confronti del cattolicesimo. Fanno vignette contro Ratzinger "Il pastore tedesco" raffigurato come fosse un cane.
Per dire No a tutto questo io scelgo. Scelgo il Centrodestra perché vedo questa sinistra. Basta ascoltarli per aver voglia di scappare. E' una scelta culturale. E' una scelta di vita. E' una diversa visione dell'Italia e del Mondo. Scelgo Berlusconi e il suo progetto. Perchè non è statalista. Perchè crede nella Libertà e nel Liberismo e nell'individuo. Perchè è contro la politica vuota di contenuti dei D'Alema e Fassino. Perchè non odia come loro che fanno finta di amare per la paura dell'odio altrui. Perchè guarda al futuro e non al passato come loro. Perchè abbiamo avuto 5 anni di stabilità che una volta era un valore e ora ci siamo dimenticati dei 4 governi in 5 anni. Perchè è amico di Bush, si amico degli USA senza vergognarsi della gratitudine che si deve agli USA e non di Cuba o di Hamas.
Perchè hanno detto che molte Leggi non saranno cambiate. Riconoscendone il Buon Governo. Perchè con la riforma della Costituzione ha mantenuto una grande promessa. Perchè lavora giorno e notte per cambiare l'Italia.
Scelgo di stare con l'Italia che si oppone. Perché c'è un'Italia che non accetta passivamente l'annientamento culturale. C'è Un'Italia che non ci sta a questo gioco al massacro. C'è un'Italia che non accetterà mai di rinunciare alle libertà che ha conquistato. Perchè io al mio Paese ci tengo.
Vostra.

Oriana Fallaci 

 


domenica 9 aprile 2006

Contro gli astenuti

Di tante persone che conosco seguita a stupirmi la loro inconsapevolezza di ciò che politicamente sono e pensano, il loro essere di destra o di sinistra senza che neppure lo sappiano. Eppure la loro storia, le loro idee, le loro scelte e il loro spirito sono elementi di un quadro che pare evidente e che tuttavia non sanno o non vogliono incorniciare; qualcuno ha il cuore a sinistra e il portafoglio a destra, altri hanno il cuore a sinistra perché hanno il portafoglio vuoto, altri hanno il portafoglio a destra perché hanno vuoto il cuore, mentre coloro che hanno il cuore e il portafoglio da una parte sola sono una minoranza che nella mia esperienza annovera di volta in volta i migliori oppure i peggiori, senza mediazioni. Ma tanti e troppi altri restano sospesi nel limbo di un'indifferenza che la nostra democrazia concede loro, una democrazia sprecata che pare proporzionata al benessere, come se questa stessa democrazia non avesse avuto un suo prezzo, come se non fosse l'esito orgoglioso di duemila anni di civiltà; costoro restano da parte come se non fossero comunque parte di un tutto, come se non ci fosse relazione tra il loro interesse particolare e l'interesse generale. Osservano o sprezzano le elezioni come se le medesime fossero una finale di Champions League, qualcosa che nelle loro vite non lascerà strascichi. E sbagliano. Pensano che, comunque vada, non cambierà. E invece, comunque vada, cambierà.
di Filippo Facci su Il Giornale di sabato 8 aprile 2006


lunedì 3 aprile 2006


La pena di morte  non ha decorrenza dei termini, non gode di permessi premio. 
L’ergastolo non dà la certezza che non esci più.
La pena di morte è definitiva.
Le forze dell’ordine rischiano la vita tutti i giorni per prendere i delinquenti, poi non restano dentro. 
La pena deve essere pari al reato commesso. 
Ecco perché la pena di morte.
Clio

 



"Una personalità pericolosa e violenta che potrebbe tornare a delinquere".
Con queste parole, scritte nell'ordinanza di custodia cautelare che ne disponeva l'arresto per stupro, il gip di Agrigento, Walter Carlisi, definiva Mario Alessi, uno dei sequestratori del piccolo Tommaso Onofri.
Alessi è stato condannato a 6 anni di reclusione, in abbreviato, in primo e secondo grado, per avere rapinato e violentato una giovane del suo stesso paese, San Biagio Platani (Agrigento). La sentenza della Cassazione è attesa per i prossimi mesi.
Nel provvedimento cautelare, richiesto dalla procura ed eseguito il 3 agosto del 2000, il magistrato scriveva, riferendosi alla violenza sessuale: "lo svolgimento dei fatti, per le loro modalità concrete e per la loro gravità, denota una personalità violenta tale da fare presumere il concretissimo pericolo di reiterazione di delitti dello stesso genere". 
Mario Alessi continuò per mesi a tentare di contattare la ragazza che aveva stuprato. Un comportamento giudicato emblematico della personalità dell'indagato dal gip di Agrigento. "Alessi - proseguiva Carlisi - continuò a cercare la vittima al fine di avere ulteriori rapporti con lei con o contro la sua volontà".
Lo stupro del 2000 e la sentenza di condanna
Durante l'estate del 2000, la giovane di San Biagio Platani, all'epoca appena maggiorenne, si era appartata in auto con il fidanzato, carabiniere di leva, nelle campagne del paese. La coppia fu aggredita da due uomini, che staccarono i fili elettrici dell'auto, legarono lui ad un albero, li rapinarono, violentarono lei ripetutamente. I due giovani si rivolsero ai carabinieri e presero il via le indagini.
Dopo qualche settimana dallo stupro, Alessi richiamò al telefono la ragazza dal suo cellulare, chiedendole un incontro. Lei, dopo aver informato gli investigatori, finse di accettare ma all'appuntamento non si presentò nessuno. Della chiamata rimase la traccia, ma Alessi sfuggì per giorni alla cattura. Poi, incidentalmente, un giorno venne riconosciuto da un militare, che lo fermò. Si riuscì anche a risalire al complice, G.B., amico e compaesano di Alessi. La comparazione del Dna del liquido seminale trovato nella biancheria della giovane con quello degli indagati fu la prova risolutiva.
Alessi e il complice sono stati condannati in primo grado il 26 marzo del 2002 e in appello, con sentenza emessa dalla IV sezione della corte di Palermo, l'11 febbraio del 2004.
La condanna a sei anni di reclusione non è ancora definitiva:

la Cassazione deve fissare la data di inizio del processo. Alessi ha scontato complessivamente nove mesi di custodia cautelare: cinque e mezzo in carcere e altri due e mezzo agli arresti domiciliari. Poi la misura restrittiva è stata sostituita con
l'obbligo di dimora nella provincia di Parma, dove il manovale si era trasferito, obbligo poi esteso a tutta l'Emilia Romagna.


notizia tratta da www.tgcom.it 

sabato 1 aprile 2006


PENA DI MORTE


PENA DI MORTE A CHI TOCCA UN BIMBO, PENA DI MORTE A CHI METTE FINE ALLA VITA ALTRUI.