mercoledì 25 giugno 2008

Toccata e fuga al supermercato. Parcheggio semivuoto, poca gente. All'uscita noto 4 auto parcheggiate nei posti riservati ai disabili. nessuna delle 4 macchine era munita del relativo permesso per disabili.
Che schifo!
Sono stufa di dover convivere con miei "simili" senza rispetto per niente e nessuno.

domenica 22 giugno 2008


Io lo odio il caldo...


... e odio il natale e il  cielo senza nuvole... e odio non tollerare.

venerdì 20 giugno 2008

Come una goccia nel deserto.
Sentirmi dire che sono speciale. Queste cose fanno stare bene. Aiuta l'autostima. Una botta di energia. Una scarica di stare bene!

Ti accorgi che sei attenta agli altri, cerchi di esserlo. Ti ricordi cose che per altri sono importanti, ti fai sentire. Sei presente. Chiedi e non chiedi quando sai che il silenzio vale di più. Così quando accade qualcosa di brutto o che ti spaventa e trovi il vuoto intorno e stai male, stai ancora più male. Ma sai che non sei sola... anche se in effetti lo sei. Lo sei perchè intorno a te "l'umanità" intesa come tale non c'è. Se scrivo questo malessere su una tastiera guardando un monitor e il susseguirsi di vocali e consonanti che diventano parte di quello che mi frulla in testa... è così. Vi è Ascella, ti rendi conto che c'è perchè rutta. Altrimenti nessuno ti chiede come va? Va meglio? Si, se penso a quello che poteva succedere va meglio.

L'alternativa è che sono antipatica e rompiballe. C'è sempre un'alternativa nella vita no?

sabato 14 giugno 2008

[youtube http://www.youtube.com/watch?v=__cWnK1L1-s&hl=it]


Complimenti all'autrice di questo montaggio sulla bella canzone "That I would be good..." di Alanis Morissette.


Grazie a missmeletta che mi ha insegnato a postare i video http://missmeletta.splinder.com/

lunedì 9 giugno 2008

"Chi ben inizia... ben inizia" Paolo Bitta


Ore 04.58... primo conato di vomito della mia gatta... sputacchiamenti vari in giro per la casa... per far comprendere meglio la situazione la suddetta gatta decide di vomitare un po' di saliva anche sotto il letto.


Poco dopo va via un vicino di casa alle 5.30 con la bella, educata e civile abitudine di sbattere il basculante del garage in modo da far capire all'universo intero che sta andando a lavorare in nero (il suddetto è in pensione... e non una pensione da fame).


Dopo pochi minuti combattendo con la luce che filtra dalle tapparelle... eccolo... l'omino che raccoglie l'umido e quindi svuota tutti i bidoncini e SBATTE rumorosamente ogni singolo bidoncino sul selciato.


Alle sei parte mio marito.


Alle 7.15 si accende la mia radiosveglia... la gatta arriva tutta ronfante sul letto a confermarmi che sì:  è ora di alzarsi...


Buongiorno. Buon lunedì... e buona settimana a tutti/e.

giovedì 5 giugno 2008


Questo aforisma... fa riflettere:

 

Non ci si libera di una cosa evitandola, ma soltanto attraversandola
(Cesare Pavese)





quindi, terra terra,

andando al succo del discorso... io dovrei investire Ascella?

mercoledì 4 giugno 2008

martedì 3 giugno 2008

Le parole non arrivano. Sono lontane. Riesco a formulare dei pensieri nella mia testa ma sono come un'eco lontano... appena li acchiappo già sfuggono facendo maramao. Solo che non c'è niente da ridere.

domenica 1 giugno 2008

Lentamente muore

Lentamente muore chi diventa schiavo dell'abitudine, ripetendo ogni
giorno gli stessi percorsi, chi non cambia la marca, chi non
rischia e cambia colore dei vestiti, chi non parla a chi non conosce.

Muore lentamente chi evita una passione, chi preferisce il nero su
bianco e i puntini sulle "i" piuttosto che un insieme di emozioni,
proprio quelle che fanno brillare gli occhi, quelle che fanno di uno
sbadiglio un sorriso, quelle che fanno battere il cuore davanti
all'errore e ai sentimenti.

Lentamente muore chi non capovolge il tavolo, chi è infelice sul
lavoro, chi non rischia la certezza per l'incertezza, per inseguire un
sogno, chi non si permette almeno una volta nella vita di fuggire ai
consigli sensati. Lentamente muore chi non viaggia, chi non legge, chi
non ascolta musica, chi non trova grazia in se stesso. Muore lentamente
chi distrugge l'amor proprio, chi non si lascia aiutare; chi passa i
giorni a lamentarsi della propria sfortuna o della pioggia incessante.

Lentamente muore chi abbandona un progetto prima di iniziarlo, chi non
fa domande sugli argomenti che non conosce, chi non risponde quando gli
chiedono qualcosa che conosce.

Evitiamo la morte a piccole dosi, ricordando sempre che essere vivo
richiede uno sforzo di gran lunga maggiore del semplice fatto di respirare.
Soltanto l'ardente pazienza porterà al raggiungimento di una splendida
felicità.

Pablo Neruda