mercoledì 30 novembre 2005

Strage di cani nel Cremonese
26 animali uccisi da bocconi killer
Giallo in provincia di Cremona per la morte di 26 anni in due giorni, uccisi da bocconi di cibo avvelenati. Si pensa che le trappole siano per le nutrie o per le volpi, ma a inghiottire le esche sono soprattutto i cani. Segnalazioni e denunce si susseguono. Carabinieri e agenti della polizia provinciale intensificano le indagini. Sistemare bocconi killer nelle campagne è un reato perseguibile penalmente. 
Cresce anche il numero degli animali salvati dai veterinari dopo che avevano inghiottito il cibo letale. E si allargano pure i confini del territorio teatro della strage: le polpette sono state disseminate non solo nella campagna tra Corte de' Frati, Persico Dosimo, Persichello e Barbiselle, come sembrava in un primo tempo, ma anche nel territorio compreso fra Robecco d'Oglio, Monasterolo, Castelnuovo Gherardi e Scandolara Ripa d'Oglio. I cacciatori limitano al massimo le battute in quella zona. 
Le esche avvelenate sono polpettoni di carne di pollo e di manzo, gettati a ridosso dei fossi, lungo le stradine e in mezzo alle colture. Contengono stricnina, diserbante e liquido anti-gelo. Sostanze che non lasciano scampo: uccidono tra atroci sofferenze.


purtroppo orrenda news trovata su tgcom

lunedì 28 novembre 2005

Quelli che sventolano lo straccetto arcobaleno  


quelli che "quel che è tuo è mio e quello che è mio è mio"  


quelli che si dichiarano marxisti ma che vanno a  fumar sigari a Cuba  


quelli che sono proletari ma hanno il sarto a Londra   


quelli che il sabato al centro sociale e la domenica sulla barca di papà 


quelli che sono contro la globalizzazione ma poi comprano il videofonino


quelli che si credono italiani ma non parlano delle  foibe


quelli che sono contro la guerra ma lanciano le molotov 


quelli che sfilano con le bandiere rosse  


quelli che "viva la pace" ma "dieci, cento, mille  Nassiriyah" 


quelle che chiedono diritti per le donne ma indossano il burqa 


quelle che vengono liberate e ringraziano i carcerieri 


quelle che si dichiarano pacifiste ma hanno lavorato al Ministero della Difesa


quelle che attaccano il Governo ma è il Governo che ha pagato il riscatto 


quelli che sono per la "resistenza" che poi la "resistenza" gli pianta una palla in testa


quelli che a Nassiriyah sparavano dalla parte  sbagliata del ponte 


quelli che chiedono la fine dell' "occupazione" in Iraq ma chissà dov' erano quando c' era Saddam


quelli che ce l’hanno con gli americani e non vedevano l’Afganistan invaso dai russi per 30 anni


quelli che chiedono il ritiro delle truppe che poi sono le truppe che rischiano il culo per liberarli


quelli che chiedono pietà ma non sono disposti a concederla ai morti


quelli che insultano la memoria di un compatriota caduto


quelli che "banconote a mezz' asta"


quelli che speriamo non venga buttato un  centesimo per tirarli fuori

 Quelli di cui l’Italia non ha bisogno 


venerdì 25 novembre 2005

Domani torna il Banco Alimentare
Daiiii prendi un sacchettino anche tu e mettici dentro qualcosina per chi ha bisogno anche di noi.


La frase-simbolo dell'iniziativa
Di fronte a tante macerie e a tante opportunità non utilizzate per i più poveri possiamo far finta di nulla? Seguendo il cuore dell’uomo, che esprime la sua vera natura in gesti di gratuità pura, ci educhiamo ad una concezione della vita come un condividere senza limite e senza confine. La Colletta Alimentare è un gesto di carità personale, semplice e concreto, possibile a tutti, che introduce questa mentalità nella singola persona e nel popolo.


In occasione della 7° giornata della Colletta Alimentare, che ha avuto luogo il 27 novembre 2004, sono state raccolte 6.945 tonnellate di alimenti, negli oltre 5.2000 supermercati che hanno aderito all'iniziativa. Hanno partecipato alla raccolta benefica circa 4 milioni e mezzo di italiani.
Il lavoro della rete Banco Alimentare non si ferma, però alla sola Giornata della Colletta, ma prosegue con un impegno giornaliero di circa 717 volontari, che nel corso del 2004 hanno raccolto 53.411 tonnellate di cibo, distribuite attraverso i 7.234 enti convenzionati con il Banco, agli individui che vivono in condizioni di povertà relativa.
Secondo i dati Istat sulla povertà in Italia, quasi il 12% della popolazione italiana vive in condizioni di indigenza.



giovedì 24 novembre 2005

Ascella pezzata 
Si presenta in ufficio come al solito... apre i giornali e passa la prima oretta concentrato nella lettura della sua bibbia: IlSole24Ore.
Io scendo a fare un fax. Torno in ufficio e Orario Elastico mi fa:
"Ascella è andato via, hanno cercato Brufolo Bill (collega di un altro ufficio) e quando ha sentito che lo cercavano e che era alla camera di commercio gli è venuto in mente che doveva andarci anche lui"
indi per cui se fosse andato direttamente da casa alla camera di commercio, come doveva, noi non avremmo saputo il perché non si era presentato in ufficio, infatti la sera prima non ci aveva avvisato, come suo solito. 
Aggiungo che all’ultimo corso a cui ha partecipato (corso di leader e comunicazione con i subalterni) deve aver dato il meglio di sé. A noi operativi disse: “questo corso non mi servirà per lavoro ma per la vita privata”.  Mai affermazione fu più veritiera.





Povera Terra
Fiume contaminato: paura in Cina
Allertata anche la vicina Russia
E' allarme nella Cina nord-orientale, per l'emergenza scattata con l'avvelenamento del fiume Songhua, in cui si è riversato benzene da un impianto petrolchimico. Tutti gli ospedali sono stati mobilitati e le autorità hanno chiesto ai 9 milioni di residenti di prestare attenzione ai sintomi dell'avvelenamento da benzene, che può causare malattie del sangue e danni a reni e fegato. Allerta anche nella confinante Russia.
A causa della contaminazione che la dice lunga sulle regole ambientali dell'industria cinese, la città di Harbin, capoluogo della provincia dello Heilongjiang, nella Manciuria, è rimasta senz'acqua.
Tonnellate di benzene si sono riversate nel fiume. Cinque persone sono morte e diecimila sono state evacuate dalla zona. E con il benzene a livelli cento volte superiori al limite, i comuni limitrofi sono stati costretti, mercoledì, a chiudere i rubinetti dell'acqua potabile.  da www.ansa.it 

mercoledì 23 novembre 2005

Vip
Sono a casa per la pausa pranzo, lascio la tv sintonizzata su rai2 mentre mi accingo a tornare al lavoro,
comincia tg2 costume&società. Parlano dell'isola dei famosi, comunicano che questa sera grande serata di big e di tanti dietro le quinte non ancora trasmessi. Si intravede la Ventura durante la scorsa puntata mentre fuma, sta fumando in studio. Si vede durante i break pubblicitari e prima dell'inizio della trasmissione. In entrambi gli spezzoni lei sta fumando. In studio. Sarebbe in multa lei e i responsabili rai. Ma forse i vip possono fumare dove è vietato. Forse che no, forse che si.

lunedì 21 novembre 2005

Cina: portata viva a cremazione
Becchini notano le lacrime: salva
Stava rischiando di fare una fine orribile a causa della povertà della sua famiglia. In Cina, una contadina di 47 colpita da emorragia cerebrale, è stata portata viva alla cremazione perché i parenti non avevano i soldi per curarla. La donna è stata salvata in extremis dai becchini che hanno notato le lacrime che si stavano formando. "Non avevamo scelta" si sono difesi i parenti della donna.
Il fatto è avvenuto nei pressi della città di Taizhou nella provincia orientale dello Zhejiang, una delle più ricche del paese ed è stato riportato dal Quotidiano della Gioventù di Pechino.  In un giorno la donna e il marito, lavorando entrambi, guadagnano circa cinque euro.
L'episodio è l'ultimo di una serie di casi tragici denunciati dalla stampa cinese che ruotano intorno all'inefficienza e alla spietatezza di un sistema sanitario basato esclusivamente sul profitto. Secondo Cheng Shi Da, direttore di un locale istituto di ricerca sulle condizioni dei lavoratori, solo l'uno per cento degli immigrati ha una qualche forma di assistenza sanitaria. Altri episodi analoghi si erano verificati nei mesi scorsi: in agosto, un malato di cancro si era fatto saltare in aria su un autobus nella provincia del Fujian, uccidendo se stesso e un altro passeggero. Poco dopo, nel Guanxi, una guardiano notturno si era suicidato gettandosi dalla finestra dell'ospedale dove era ricoverato: l'uomo non era grado di pagare il conto delle cure ricevute per le ferite che si era procurato bloccando un rapinatore.
  notizia tratta dal sito tgcom 

Napoli, sindaco boccia via Nassirjya
“Meglio via Arafat, un vero martire” 
Un familiare delle vittime: provo orrore. 
Fa discutere la decisione di Mauro Bertini, primo cittadino di Marano, nel Napoletano che ha bloccato l'intitolazione di una via della cittadina ai "Martiri di Nassiriya", preferendovi il defunto leader palestinese. "Ho annullato quella delibera - spiega il sindaco eletto nei Comunisti Italiani - perché per me non esistono martiri a pagamento. I martiri non sono loro: martire è Yasser Arafat, che si è sacrificato per il popolo palestinese".  tgcom

 No comment?


mercoledì 16 novembre 2005

Ricordo al Comune di Torino che vi sono varie fabbriche in Italia, boicottando la Coca Cola, si danneggiano e si lasciano a casa lavoratori italiani.

Boicottiamo la Coca Cola
Comune di Torino, il Consiglio contro la bibita.
L'azienda americana è lo sponsor principale delle Olimpiadi invernali del febbraio 2006. 
News  tratta da tgcom

giovedì 10 novembre 2005

La vita non è uno scherzo.
Prendila sul serio
come fa lo scoiattolo, ad esempio,
senza aspettarti nulla
dal di fuori o nell'al di là.
Non avrai altro da fare che vivere.

La vita non é uno scherzo.
Prendila sul serio
ma sul serio a tal punto
che messo contro un muro, ad esempio, le mani legate,
o dentro un laboratorio
col camice bianco e grandi occhiali,
tu muoia affinché vivano gli uomini
gli uomini di cui non conoscerai la faccia,
e morrai sapendo
che nulla é più bello, più vero della vita.

Prendila sul serio
ma sul serio a tal punto
che a settant'anni, ad esempio, pianterai degli ulivi
non perché restino ai tuoi figli
ma perché non crederai alla morte
pur temendola,
e la vita peserà di più sulla bilancia.

Alla vita -Nazim Hikmet

martedì 8 novembre 2005

Lepidottero
Inizio turno pomeridiano, trovo una falena che sbatacchia contro i vetri, sembra impazzita mi avvicino le metto vicino il palmo della mano… lei atterra e si ferma così indifesa nella mia mano… vado verso la porta e la libero all’esterno vicino a qualche albero. Fuori ci sono 3 colleghi che si mettono a ridere sguaiatamente vedendo il mio gesto. Uno di questi fa: “appena vai via la schiaccio” io replico: “perché? Cosa ti ha fatto?”. La falena sta svolazzando via io me ne vado… chiudo la porta sto salendo le scale e vedo il collega che la rincorre e la schiaccia ripetutamente con la scarpa, poi risate generali.

Mesta mesta mi dirigo al mio ufficio, trovando conferma ancora una volta sul perché amo e apprezzo gli animali e non il genere umano. 

domenica 6 novembre 2005

Limiti.
Ho dei grossi limiti, non capisco perchè Casarini (un portavoce dei noglobal) vada in giro con striscioni con scritto "no alla guerra in Iraq" e poi i suoi adepti scassano vetrine, bruciano cassonetti, distruggono macchine in sosta. Cos'è è contro la guerra ma usa i mezzi della violenza per farci capire come gira il mondo? No dico io... lui sarà mantenuto dai suoi fan perchè così non essendo occupato a guadagnarsi la pagnotta può dedicarsi interamente alle sue missioni salva-mondo. Ma Casarini (e chi per lui) sanno che ci sono molte altre guerre? Cos'è dà più soddisfazioni immolarsi solo per la causa Iraq? Mah... Non so... so solo che quelli che tutti i giorni timbrano un cartellino, prendono un treno per andare al lavoro, insomma quelli che si guadagnano la pagnotta hanno mutui da pagare, spese, affitto da pagare, rate della macchina da saldare e vedersi distruggere la pubblica e privata proprietà, si insomma, non è una goduria. Cos'è, offre Casarini?

mercoledì 2 novembre 2005


Alla finestra.
Diamo tempo al tempo, quello che sta accadendo nelle periferie di Parigi accadrà anche qua, è già accaduto in forma minore, piccole ribellioni, occupazioni abusive di condomini, quartieri dove nemmeno la polizia entra. La tolleranza, il non rispetto delle regole, non porta alla cultura di una società multirazziale, porta al caos.