mercoledì 30 aprile 2003


Le differenze tra un impiegato ed il suo capo

1. Quando devi sbrigare una pratica e ci metti molto tempo, sei lento e inefficiente. Se il tuo capo fa lo stesso, è una persona molto accurata e precisa sempre alla ricerca della perfezione.

2. Se eviti di fare una cosa sei considerato pigro. Se invece non fa il tuo capo, evidentemente era troppo occupato, quindi è giustificato.

3. Quando fai un errore sei un idiota, un incompetente buono a nulla. Se invece sbaglia il capo, ecco pronta la giustificazione: errare è umano e anche lui, in fondo, è una persona.

4. Se fai qualcosa senza che ti venga chiesto, appari come presuntuoso. Se il tuo capo fa la stessa cosa, lui sì che ne ha di spirito d'iniziativa.

5. Se invece non prendi mai l'iniziativa vieni considerato un inetto privo insomma di nerbo e quindi poco utili all'azienda. Se assume lo stesso atteggiamento il tuo capo, è un temporeggiatore che capisce qual è il momento giusto per farsi avanti.

6. Quando ti impunti su una questione sei un testardo. Se si impunta il tuo capo allora è fermezza: una qualità indispensabile per ottenere successo professionale.

7. Se non osservi una regole di etichetta sei un maleducato. Lo stesso non vale per il capo che può permettersi questo lusso: in questo caso è un tipo originale.

8. Se ti assenti per un giorno di malattia sei il solito furbo che non ha voglia di lavorare. Se sta a casa il capo evidentemente le sue condizioni di salute sono davvero precarie. Anzi appena possibile ti ricorderà che la sua è una resistenza stoica perché ha fatto un solo giorno di malattia quando il medico gliene ha prescritto 5.

9. Se chiedi le ferie (che ti spettano per legge) il capo fa sempre una brutta faccia magari ricordandoti che lasci l'azienda in un momento delicato. Se le prende lui, tutto va bene: in fondo è meglio staccare per poi riprendere alla grande.

10. Se cambi idea sui tuoi progetti sei il solito indeciso. Se lo fa lui ha subito la giustificazione pronta: soltanto gli imbecilli non cambiano idea

martedì 29 aprile 2003


Un professore di matematica invia un fax alla moglie, con il seguente messaggio: "Carissima, capirai ora che hai 54 anni, che io ho alcune necessità che già non puoi più soddisfare. Sono felice con te, e sinceramente spero che tu non ti senta ferita od offesa a sapere che quando riceverai questo fax io sarò al Big Dick Hotel con la mia segretaria che ha 18 anni. Tornerò a casa prima di mezzanotte".


Quando il tipo arriva all'hotel trova un fax per lui. Diceva: "Caro marito, grazie per l'avviso. Approfitto dell'occasione per ricordarti che anche tu hai 54 anni. Nel contempo ti informo che quando riceverai questo messaggio, io sarò alloggiata all'Hotel Happy Dust con il mio insegnate di tennis, anche lui di 18 anni. Siccome sei un matematico, potrai comprendere facilmente che in queste circostanze il 18 entra più volte nel 54 che non il 54 nel 18. Non mi aspettare, arriverò domani mattina. Un bacio. Tua moglie".

Ma come faccio. Come si fa? Dico io. Come faccio a farvi capire. A farmi capire. A sentire a vedere a percepire. Gli odori gli umori le azioni i silenzi... Oggi è una non giornata all'ennesima potenza.

lunedì 28 aprile 2003

Eccolo che ricomincia ore 9.05 (intanto è arrivato con 35 minuti di ritardo andando per i cavoli suoi) "non mi funziona il pc, improvvisamente non va più, è da giovedì pomeriggio che è così"... allora io gli dico, io giovedì non c'ero hai provato a controllare le spine se non dà segni di vita manca la corrente, guarda i cavi sono tutti inseriti bene? (di sicuro quelli nel tuo cervello no. n.m.p.=nota mia personalissima). " si si tutti inseriti ho controllato" Alla fine cosa fa? chiama il CED che gli rispode che sta arrivando. Passa un'ora. Questo intanto si legge i giornali si fa telefonatine private (anche quando ha il pc che gli funzia fa lo stesso). Richiama il CED questi risponde che sta arrivando... Infine ore 10.32 arriva il tecnico controlla e si incazza: c'era una spina della ciabatta staccata!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! Questo rinc.... cosa fa (avendo aspettato ed essendo stanchissimo) invece di cominciare a lavorare va giù a farsi una pausa per bersi un caffè... è proprio vero il lavoro logora... ARGH!
Ecco... è successo ancora una volta. Mi abituo. Sto a casa il fine settimana, esco, frequento persone che ritengo normali e poi... poi rientro in ufficio e c'è quello che non si lava (nemmeno alle feste comandate) quello che è uno stronzo, quello che arriva mezz'ora dopo tanto era a leccare il capo, quello che è un incapace con tutto: con la stampante, con la tastiera, con il mouse e peggio di tutto con le persone... arghhhhhhhh aummm respirare, guardare il cielo, altro respiro aummmmm... calma va tutto bene va tutto bene... ti devi solo riadattare ad alcuni disadattati. Ma quand'è che qualcuno ai adatta a me!?!? Small Medium Large ExtraLarge... ma le taglie uniche solo nei film?
Questa sera mi sono fatta una bella cenona e come dessert (non vorrei fare pubblicità ma è buona davvero) mi sono elegantemente "sbafata" una danette al cioccolato. Leggendo le mie ultime sul blog sembra che invece di parlare la sottoscritta si faccia strada solo il mio stomaco, he si che non vivo per mangiare bensì il contrario. Boh si vede che è così e basta... allora cavalchiamo l'onda e domani forza al lavoro... hi hi hi tutti rientrano dalle vacanze dalle ferie dai ponti sai che stress... invece per noi (plurale majestatis) che abbiamo lavorato anche questa settimana sarà il solito lunedì e non IL LUNEDI'!

domenica 27 aprile 2003

Fragole, un cucchiaino di zucchero, il succo di mezzo limone: yummmyummm !!!

sabato 26 aprile 2003

DECALOGO DELLA QUOTIDIANITA’


solo per oggi…




1. Solo per oggi cercherò di vivere alla giornata, senza volere risolvere il problema della mia vita tutto in una volta.


2. Solo per oggi avrò la massima cura del mio aspetto: vestirò con sobrietà; non alzerò la voce sarò cortese nei modi; non criticherò nessuno; non pretenderò di migliorare o disciplinare nessuno tranne me stessa.


3. Solo per oggi sarò felice nella certezza che sono stata creata per essere felice non solo nell’altro mondo, ma anche in questo


4. Solo per oggi mi adatterò alle circostanze, senza pretendere, che le circostanze si adattino tutte ai miei desideri.


5. Solo per oggi dedicherò dieci minuti del mio tempo a qualche lettura buona, ricordando che come il cibo è necessario alla vita del corpo, così la buona lettura è necessaria alla vita dell’anima.


6. Solo per oggi compirò una buona azione e non lo dirò a nessuno.


7. Solo per oggi farò almeno una cosa che non desidero fare: e se mi sentirò offesa nei miei sentimenti, farò in modo che nessuno se ne accorga.


8. Solo per oggi mi farò un programma: forse non lo seguirò a puntino, ma lo farò. E mi guarderò dai due malanni: la fretta e l’indecisione.


9. Solo per oggi crederò fermamente nonostante le apparenze, che la buona provvidenza di dio si occupa di me come se nessun altro esistesse al mondo.


10. Solo per oggi non avrò timori. In modo particolare non avrò paura di godere di ciò che è bello e di credere alla bontà.



Posso ben fare per dodici ore, ciò che mi sgomenterebbe se pensassi di doverlo fare per tutta la vita!


“Basta a ciascun giorno il suo affanno!” (Mt. 6,34) Papa Giovanni XXIII

mercoledì 23 aprile 2003


CHI SA CAMMINARE, CAMMINI. CHI SA CORRERE, CORRA. MAI REGOLARE I PROPRI PASSI ALLE ALTRUI ESIGENZE.

martedì 22 aprile 2003

Dov’è "a quel paese"? E’ un posto affollato di gente simpatica? La mia (ultimamente) debole perspicacia mi dice di no. Mi dice che ci sono persone rompiscatole, arroganti, insensibili e che magari egoisticamente schiacciano i fettoni a chi aspetta il treno per ritornare da "a quel paese".


Certi giorni nascono come le ciambelle... senza buco!!! Oppure sono un grande buco senza niente intorno!!!

Tic Tac TIC TAC... non c'è tempo non c'è tempo, e non si trova e il tempo scorre...   tic tac tic tac

domenica 20 aprile 2003


Vorresti passare, dici, l'inverno a Firenze, ma hai troppa paura di prenderti l'influenza, la tua è la vita del canarino in miniera, confusa anche se cammini in linea retta. (Sting)

E così difficile trattare un nostro pari come un essere pensante, con desideri con bisogni diversi dai propri? E' così difficile non dare per scontati gli altri, soprattutto l'altro/a? Non mi piace essere considerata/trattata alla stregua di un accendino o di un completamento del proprio essere. Io sono io. Prendere o lasciare senza se e senza ma... lo zerbino è tuttaltra cosa. Non sono io quella cosa. Stima? Pensa fuori dai margini.

sabato 19 aprile 2003

Cosa c'è di più bello del poter condividere una buona notizia con un amico...?

venerdì 18 aprile 2003



Nella vita si può vincere o perdere. Io mi accontenterei di pareggiare. Charlie Brown




DRINNN DRINNNNN


Risponde l'ospedale psichiatrico.


Se avete ossessioni compulsive, premete 1 ripetutamente.


Se avete sdoppiamenti di personalità, premete 3, 4 e 5.


Se siete paranoici, sappiate che stiamo già rintracciando la vostra chiamata.


Se siete maniaco-depressivi, schiacciate il numero che vi pare, tanto non vi risponderà nessuno.



vedrai


vedrai arriverà il momento della giustizia


cavalca il tempo come fosse il tuo destriero


oppure affrontalo come il più tenace dei nemici


ma onoralo sempre


perchè in ogni caso ti sarà sempre d'aiuto