lunedì 30 giugno 2003

Per la cronaca: fregarsene non serve a niente.

Durante un viaggio in aereo un tizio si trova con l'urgenza di andare al bagno, ma ogni volta che ci prova lo trova occupato. L'assistente di volo, a conoscenza dell'urgenza, gli suggerisce allora di utilizzare la toilette delle hostess (donne) - ma lo avvisa di non premere nessuno dei bottoni che troverà vicino al rotolo di carta igienica contrassegnati rispettivamente come:


H2OC


AC


BOR


RAT


Facendo l'errore che troppi uomini fanno di non ascoltare una donna, la curiosità prende il sopravvento, ed il malcapitato ignora totalmente l'avvertimento ricevuto dalla hostess. Una volta espletati i propri bisogni, il signore preme con circospezione il tasto H2OC ed immediatamente il suo posteriore viene investito da un leggero getto di Acqua Calda. "Wow, queste fanciulle se la passano proprio bene!". Commenta fra se' e se'. Perciò, con un pò più di coraggio, si decide a premere il bottone AC, ed in men che non si dica il suo didietro viene comodamente asciugato da un soffio di Aria Calda a temperatura corporea. "Caspita! Non mi meraviglio che le donne passino così tanto tempo in bagno, con questo tipo di comodità. Esclama sempre più stupito. Superata ogni titubanza, preme anche il tasto BOR, ed un braccio meccanico salta fuori dal WC cospargendogli la zona di borotalco. "Ma questo e' spaziale", esulta premendo senza pensarci due volte il tasto RAT. Al suo risveglio in ospedale, confuso dall'effetto intorpidente della morfina, chiama l'infermiera per capire dove si trova e cosa gli sia successo. "L'ultima cosa che ricordo", spiega " e' che mi trovavo nella toilette delle signore sull'aereo ed ho sentito un dolore terribile". "Lei e' in ospedale" gli risponde l'infermiera "probabilmente e' andato tutto bene fino a quando non ha premuto il bottone di


Rimozione


Automatica


Tampax.


Ah, giusto per la cronaca, il suo pisello lo trova sotto al cuscino".

domenica 29 giugno 2003

Le violenze che facciamo a noi stessi per impedirci di amare sono spesso più crudeli dell'ostilità della persona amata. (La Rochefoucauld)

sabato 28 giugno 2003

Il potere della citazione, questa micidiale arma di ognuno che può forgiare l'intelletto umano. (Chapman)

venerdì 27 giugno 2003

Questa mattina mi hanno offerto una buona cioccolata delle macchinette... non male come inizio di venerdì. Certo se fosse stata shecherata con ghiaccio e non l'avessi bevuta in ufficio bensì su una bella poltrona comoda in una villa vista lago sarebbe stata tutta un'altra cosa. Ma non sarebbe la stessa storia no?!

mercoledì 25 giugno 2003

Ascella (il mio collega disturbato che non si lava) spiegando alla stagista alle prese con il computer: " ... SE IL PROGRAMMA SE UN GIORNO VERRA' FUNZIONATO...." La Stagista mi ha guardata disperata.

L'amore è un investimento a lungo termine, nel breve periodo paga molto di più l'odio.


(non so di chi è l'aforisma)

Non c'è niente da fare, niente. Che brutto essere impotenti davanti a una situazione o ad una persona. Quando non c'è proprio niente da fare è triste, davvero tanto triste. Soprattutto quando la persona non si aiuta da sola o non comprende il problema o non va incontro agli altri. E' vero bisogna domandarsi: MA IO COSA DO', FACCIO ABBASTANZA? Quando la risposta è si, quando la risposta è sei te stessa e cerchi comunque di smussare e di modificare il tuo essere per andare d'accordo in una situazione "plastificata" come l'ufficio... cosa puoi fare di più? La vita è altrove. Certo pero' che passare 7 ore così.... Ad un certo punto bisogna affrontare la realtà e se una persona è disturbata e non puoi farci niente non puoi anche sentirti a disagio ed imbarazzo full immersion. Si fa come il cane che si morde la coda? Bisogna fregarsene... anche se non funziona?

martedì 24 giugno 2003

Questa mattina è morto il suocero del mio collega che fa l'orario super-elastico

ebbene

l'altro (il "disturbato" che non si lava) ha risposto al telefono di questi e rispondendo a chi lo cercava fa:

"no non c'è è morto il... e' morto il... è

morto quello .... ah è morto il padre di sua mamma"



no comment!!!
Tra i vari libri del momento sto rileggendo le poesie di Emily Dickinson. Ebbene una cosa LAPALISSIANA che traspare dalle sue poesie è l'assoluta mancanza di TRAFFICO di AUTO e di PERSONE CHE NON SANNO GUIDARE. Per adesso ho finito... potrebbe anche darsi che più tardi mi venga in mente qualche altro "brontolamento" da fare. Buona giornata.

Io non sarò lontano,


tre passi dietro a te,


come un gabbiano cieco


io ti ritroverò


ti riconoscerò


io ci sarò.


(G. Paoli)

lunedì 23 giugno 2003

"evidentemente la comodità non è la semplicità e la facilità del raggiungimento...."


accipicchia!!!

Un atroce sospetto si sta insinuando tra gli anfratti del mio cervello: ma il futuro, le settimane, sono un susseguirsi di tanti, infiniti lunedì???

sabato 21 giugno 2003

Sabato. Sabato sera strano. Non ci sono molti rumori, se non i ronzii dei condizionatori all'esterno e i cani che abbaiano alle loro ombre. La gatta è agitata, continua ad andare sul balcone rientare riuscire rientrare mi guarda e poi si fa l'ennesimo giretto. Sabato sera strano. In TV non c'è nulla di interessante, prima ho sbirciato la trasmissione estiva di Antonio Ricci: "Velone" io non riesco proprio a guardare questa roba. Vabbè mi faccio un bel bagno e attacco il nuovo libro. Comprato d'istinto... vedremo se merita la velocità con la quale l'ho acquistato. Ah oggi ho comprato due mug proprio carine. Tralascio il resto. Leggere i giornali e guardare i TG non mi è mai pesato come in questi giorni. Sempre brutte notizie, sempre dure, sempre negative. Speriamo domani vada meglio. Si spera sempre no?

30 settembre


KEY WEST


Dear M,


Ieri, da Louie’s, Brent è uscito in veranda a dirmi che mi volevano al telefono. Mentre entravo il cuore mi batteva forte, ma mi h risposto solo il gracchiare delle interurbane, poi la linea è caduta.


Dio, che sensazione! Continuavo a ripetermi che sono troppo paranoica. Se fosse stato lui avrebbe detto qualcosa, avrebbe goduto della mia paura. E’ impossibile che sappia dove mi trovo, impossibile che sia riuscito a rintracciarmi fin qui. Uno dei camerieri si chiama Stu. Qualche tempo fa ha rotto con un amico, su nel nord, e si è trasferito qui. Può darsi che fosse lui a chiamare, e che la linea fosse disturbata. Forse è sembrato che chiedesse di “Straw” (paglia), anziché di “Stu”, così quando ho risposto io ha messo giù.


Vorrei non avesse detto a nessuno il mio soprannome. Io sono Beryl. Sono Paglia. Ho paura.


Il libro non è finito. Ma sono quasi al verde e i tempo è cambiato. Stamattina c’è scuro e tira un forte vento. Sono rimasta in camera perché se avessi cercato di lavorare da Louie’s le pagine sarebbero volate in mare. I lampioni si sono accesi. Le palme lottano contro il vento, le fronde simili a ombrelli rovesciati. Fuori dalla mia finestra il mondo geme, come ferito, e il rumore della pioggia sui vetri fa pensare a un oscuro esercito marciato su Key West per metterla in stato d’assedio.


Presto me ne andrò. Mi mancherà quest’isola. Mi mancheranno PJ e Walt. Mi hanno fatto sentire accudita e protetta. Non so cosa combinerò quando tornerò a Richmond. Forse dovrei andarmene subito, ma non so dove.


Beryl


Da “Oggetti di reato” di Patricia D. Cornwell

venerdì 20 giugno 2003


Aforisma sulla felicità


Proporsi l'ideale di ottenere il bene senza il male
è come cercare di evitare la sinistra volgendosi costantemente
a destra. Si è costretti a girare in un cerchio. (A. Watts)

giovedì 19 giugno 2003

INCREDIBILE da www.ilnuovo.it

Nuova Zelanda, le mucche imparano a leggere: utilizzando cartelli con determinati segnali, gli allevatori possono insegnare ai bovini a identificare in quali cancelli entrare per raggiungere le macchine di mungitura.

Mi sono sempre state simpatiche le mucche!!
AH dimenticavo: E METTETEVI IL CASCO!!! Cavolo!
La vita è altrove.

mercoledì 18 giugno 2003

Percorrendo la solita strada per venire al lavoro, nel primo pomeriggio, ho assistito ad un incidente. Cose che possono succedere, ma non mi aveva mai turbato tanto prima. Sono arrivata in azienda e quando dovevo timbrare il cartellino la mano tremava ancora. Che botto tremendo. Sento ancora il rumore nelle orecchie. Ragazzi mettetevi le cinture, sembrerò Nonnna Papera ma non me ne frega niente.
Qui al mattino le uniche che arrivano in orario siamo io e le stagiste. Bella idea si saranno già fatte dell'ambiente. Io mi vergogno e mi sento in imbarazzo. Non dovrei ma è così che mi sento. Dicono che qui non vige l'orario elastico e tutti invece lo attuano, ma solo in proprio favore senza rispettare i doveri. Ma perchè me la prendo tanto?
Ho il mignolo verde. Aspiro ad avere il pollice verde. Ortensie, gerani, menta e basilico mi danno soddisfazione. Gli umani un pò meno.

lunedì 16 giugno 2003

Tutte le previsioni meteo parlano di pioggia, di temperature che scendono di 5 gradi. Ma doooove? Qui no!!!! Eppure ad esaminare bene la cartina geografica rientro anch'io nella "zona" nord!

domenica 15 giugno 2003

Ogni minuto che passa è un'occasione per rivoluzionare tutto completamente. (Vanilla Sky)
Con questo caldo, con questo tempo appiccicoso come la colla che aggredisce tutto e tutti... un miraggio... Scozia. Che nostalgia. Ricordi. Agosto 2001, la sera si dormiva con il piumone e di giorno il cielo lasciava senza fiato, senza parole, nuvole che si rincorrevano, erica con sfumature amaranto e viola suoi monti e verde, verde dovunque, verde fino a far male agli occhi e ritemprare l'anima. Tornerà l'autunno... la pioggia, il freddo penetrante della sera e soprattutto il vento che spettina i pensieri.

sabato 14 giugno 2003

13 agosto


KEY WEST


Dear M,


sono passati trenta giorni di delicate sfumature di sole e di cambi di vento. Penso troppo e non sogno.


Trascorro quasi tutti i pomeriggi in veranda da Louie’s, a scrivere e a guardare il mare. Sopra il mosaico di lingue di sabbia l’acqua è color smeraldo screziato, verde azzurra dove si fa più profonda. Il cielo continua all’infinito, le nuvole sono bianchi batuffoli in perenne movimento, come fumo. Una brezza costante si porta via i rumori della gente che nuota e delle barche a vela che gettano l’ancora appena oltre gli scogli. La veranda è coperta e quando si scatena un temporale improvviso, come sovente capita nel tardo pomeriggio, resto al mio tavolo ad annusare la pioggia e a osservarla increspare l’acqua come una pelliccia accarezzata contropelo. A volte diluvia e c’è il sole contemporaneamente.


Nessuno mi infastidisce. Ormai faccio parte della famiglia del ristorante, come Zulù, il Labrador nero che si tuffa in acqua per rincorrere il frisbee, e i gatti randagi che si aggirano silenziosi in educata attesa di avanzi. I quadrupedi sotto la tutela di Louie’s mangiano meglio di qualunque essere umano. E’ consolante osservare il mondo trattare con gentilezza le proprie creature. Non posso lamentarmi dei miei giorni.


Sono le notti a farmi paura.


Quando i pensieri tornano a strisciare nelle oscure crepe della mia mente e a tessere le loro spaventose ragnatele, mi tuffo nelle affollate stradine della mia città vecchia, attirata dal chiasso dei bar come una falena dalla luce. Walt e PJ hanno trasformato in arte le mie abitudini notturne. Walt torna alla pensione per primo, verso il crepuscolo, perché il commercio di monili d’argento in Mallory Square cessa appena cala il buio. Stappiamo bottiglie di birra e aspettiamo PJ. Poi usciamo, passando di bar in bar, per finire di solito allo Sloppy Joe’s. Stiamo diventando inseparabili. Spero che loro lo restino per sempre. Il loro amore non mi sembra nemmeno più fuori dall’ordinario. Nulla mi appare più tale, se non la morte che vedo intorno a me.


Uomini emaciati ed esangui, gli occhi come finestre attraverso cui scorgo la loro anima tormentata. L’Aids è un olocausto che brucia le offerte di questa piccola isola. Strano, dovrei sentirmi a mio agio tra gli esiliati e i moribondi. Ma potrebbero tutti sopravvivermi. Quando la notte giaccio sveglia ad ascoltare il ronzio del ventilatore sulla finestra, vengo catturata dalle immagini di come accadrà.


Ogni volta che sento squillare il telefono, ricordo. Ogni volta che sento qualcuno camminarmi alle spalle, mi giro. La sera guardo nell’armadio, dietro la tenda e sotto il letto, poi spingo una sedia contro la porta.


Dio, non voglio tornare a casa.


Beryl


Da “Oggetti di reato” di Patricia D. Cornwell

venerdì 13 giugno 2003

Troppe, tante poche cose!!!

A tutte le belle donne: Se i manichini delle vetrine fossero delle donne vere sarebbero troppo strette per avere dei figli? Ci sono 3 miliardi di donne che non hanno l´aspetto da top-model e solo 8 che lo sono. Marilyn Monroe di taglia portava la 46. Se Barbie fosse una vera donna non potrebbe camminare perché con le sue proporzioni sarebbe impossibile stare in piedi. La donna media pesa circa 66 kg. Le modelle sui giornali sono ritoccate, quindi nemmeno loro sono perfette. Un´indagine del 1995 ha dimostrato che il 70% delle donne si sente depressa dopo aver sfogliato per 3 minuti una rivista di bellezza 20 anni fa le top-model pesavano l´8% in meno di una donna media. Oggi pesano il 23% in meno.

giovedì 12 giugno 2003

Demenza da temperature tropicali... sono qui in ufficio che lavoro e mi metto a ridere da sola (sennò silenzio tombale) ripensando a circa 5 anni fa, un luglio afoso in cui verso mezzanotte un pippistrello bello ciccioso pensò bene di farmi visita e farsi un giretto in casa andando a nascondersi tra le tende della camera, con la mia gatta che faceva salti da canguro per prenderlo. Alla fine chiusi la gatta nello sgabuzzino, mi misi un cappello da baseball, spalancai la finestra della camera e il pippistrello con tutta calma prendendosela comoda comoda tornò fuori a volteggiare e ad ingozzarsi di zanzare. La gatta mi piantò il muso per una settimana intera.

Mi è stato suggerito un sito che permette di sapere quale tipo di persona si è stati in passato, secoli fa. Alla luce del fatto che quello che siamo oggi è grazie al passato provare non nuoce. La curiosità dove la mettiamo? Il sito è il seguente: www.onearth.com/whouwhere.html il mio esito è questo:


Diagnosis:





I do not know how you feel about it, but you were male in your last earthly incarnation.
You were born somewhere around territory of modern Ontario approximately on 1750.
Your profession was dramatist, director, musician, bard.





Your brief psychological profile in that past life:
You always liked to travel, to investigate, could have been detective or spy.





Lesson, that your last past life brought to present:
You should develop your talent for love, happiness and enthusiasm and to distribute these feelings to all people.

Centralo... e centralo quel cestino, ce l'hai a 5 centimentri dalla tua mano, ce la puoi fare. Centralo.


Non l'ha centrato!

mercoledì 11 giugno 2003

Una bella musica rilassante sul lettore cd (Enya per la cronaca n.m.p.), un bell'accappatoio morbidoso che mi asciuga, la sensazione della pelle ancora umida e fresca dopo un bel bagno all'olio di mandorle ed essenza alla vaniglia, la gatta sul balcone che fa le fusa, nello stomaco una bella insalata mista accompagnata da una danette rigorosamente al cioccolato (slurp slurp )... SIGNORI E SIGNORE tutto questo è DOVUTO e GUADAGNATO dopo una giornata lavorativa abbastanza pesante, dopo un rientro a casa con il mio caliente amante il FERRO DA STIRO... ora vedrò di annoriarmi un pò, un pochino, non tanto almeno cinque minuti e godermi le ultime note del cd. Buona serata a tutti/e.

Vanamente cerchiamo di spiegare le ali: son cariche di troppo fango, il corpo è un'ancora che trattiene l'anima a terra. (T. Gautier)

martedì 10 giugno 2003


Un giovane uomo aveva tre morose e doveva decidersi quale delle tre doveva sposare. Allora fece un test e dette ad ognuna delle tre donne 1.500 EURO.


La prima delle tre morose si comprò dei vestiti nuovi e delle scarpe, andò dalla parrucchiera e dall'estetista. Tornò dal giovane uomo e gli disse: "Vorrei essere la più bella per te, perché ti amo!"


La seconda morosa tornò con una maglietta di calcio, un nuovo videoregistratore e delle casse piene di birra che bastavano per un mese e gli disse: "Questi sono i miei regali per te, perché ti amo!"


La terza morosa investì i soldi e dopo poco tempo la somma si duplicò. Investì nuovamente questo guadagno e dopo poco tempo aveva fatto un bel profitto. Tornò da suo moroso e gli disse: "Ho investito i tuoi soldi ed ho fatto un bel guadagno per il nostro futuro assieme, perché ti amo!"


Il giovane uomo era molto impressionato dalle sue tre morose. Si prese due giorni per riflettere. Dopo una matura riflessione sposò quella con le tette più grosse.

La vita non è uno scherzo. La vita morde. (Cechov)
Devo fregarmene. Fregatene. Impara a fregartene. Ti scivola tutto addosso. Fregatene. Impara a fregartene. Devo Fregarmene. Fregatene. Ecco ti scivola tutto addosso, niente detriti che si fermano, che si attaccano, si appiccicano, si avviluppano dentro e fuori. DEVO ASSOLUTAMENTE. Niente odori, niente rumori, niente, arrampicatori, egoisti, maleducati, insomma NIENTE str...i. Devo fregarmene, devo imperiosamente imparare a fregarmene.

lunedì 9 giugno 2003

Prima ti stra-usano, ti fanno diventare un numero, cercano di annientare la tua personalità, i tuoi princìpi, la tua morale, vogliono farti diventare sleale, incoerente, sviluppano solo l'individualità e l'inimicizia. Poi vanno ai corsi... e imparano queste cose. Poi se la prendono con i 4 pirla con i livelli inferiori, quelli che lavorano, quelli che mandano avanti la baracca... poi...... con queste robe che devi anche vedere e sai già non saranno mai messe in atto perchè non sono in grado.



  • i segnali di distrazione: fissare nel vuoto, occuparsi d’altro, fare movimenti incontrollati e ripetitivi (giocherellare…)

  • la stanchezza, l’impreparazione, le situazioni di disagio…

  • l’inadeguatezza dell’ambiente

restare concentrati sull’interlocutore



  • empatia ("vedere le cose dal suo punto di vista")

  • partecipare attivamente

  • annotare, prendere appunti (?)

  • fare domande per avere chiarimenti (quando si ritiene di non aver capito!)

  • fare domande per verificare la comprensione (quando si ritiene di aver capito!)

  • inviare segnali di attenzione anche di tipo non verbale ("ascoltare con tutto il corpo"): contatto visivo, cenni di assenso…

  • cercare e mostrare la sintonia con l’interlocutore: tipo di linguaggio comune, ritmo e volume simili, espressioni facciali coerenti, postura e gesti consoni ("rispecchiamento" e non imitazione caricaturale!)

  • fare "auto-aperture"

  • riformulare il punto di vista dell’interlocutore

  • effettuare brevi riassunti, ricapitolazioni

Chi ha stima di sé chi si percepisce abile nei campi in cui ambisce riuscire. E l’autostima si rinforza se si è stimati da persone ritenute "significative" (anzi, la stima degli "altri significativi" è spesso ritenuta il presupposto stesso per lo sviluppo della propria autostima).


Gli obiettivi che una persona si dà e le strategie che sceglie per conseguirli sono correlati al suo livello di autostima e al concetto che ha delle proprie capacità.(Anche una persona con scarsa autostima può nutrire fantasie di successo, ma poco probabile che sappia scegliere le strategie più funzionali per raggiungerlo).


Chi non ha un positivo livello di autostima fa fatica ad apprezzare il presente: tende a focalizzarsi sul passato vissuto con rimpianti e recriminazioni


o sul futuro atteso con ansia/angoscia o con eccessive aspettative/illusioni.


... corsi e ricorsi....

Non è tutto poi così nero, diciamo un bel grigio antracite?

Lunedì. E' arrivato. Il tanto temuto e odiato lunedì è arrivato. Dopo una notte quasi in bianco sono tornata in ufficio. Lunedì. Non è poi colpa del lunedì in sè ma delle persone che formano, che creano, che modellano che ti infilzano con il lunedì.

Non voglio andare a letto, non voglio addormentarmi. Se mi addormento arriva subito domani e non VOGLIO!!

sabato 7 giugno 2003

- Come state principe Amleto?


- A meraviglia sapete! Con la dieta del camaleonte: mangio solo aria pura farcita di promesse. (W. Shakespeare)

venerdì 6 giugno 2003

Ore 8.15 prelievo del sangue: AVANTI UN ALTROOOOO!!!
Non riesco ad accettare questa maledetta LEGGE DELLA GIUNGLA. Sarò infantile, sarò idealista, forse sono solo troppo sensibile.

mercoledì 4 giugno 2003

Che dormita!!! Tre ore filate. Sarà anche vero che chi dorme non piglia pesci ma che pelle RIPOSATA e LISCIA !!

martedì 3 giugno 2003

MARTEDI' DEDICATO ALLA POESIA E AL RACCOGLIMENTO, ORSU' UN PO' DI CONCENTRAZIONE.


Spazio vuoto



Ogni volta


che penso a te


si forma nella testa


uno spazio vuoto


una specie di anticamera a te


dove non c’è nient’altro.



Constato


alla fine di ogni giorno


che nella testa


deve essere rimasto molto più spazio vuoto


di quanto non credessi.



Erich Fried, poeta tedesco 1921-1988



Ma chi ha inventato gli antipasti di pesce di mare??? Slurp!!!

domenica 1 giugno 2003

Cavolacci!!! Queste campane, è dalle 8 che suonano, che scampanano, che romponoooo!!! Un pò di silenzio please, mi si confondono i pensieri, vanno in disordine, chi li rimette più a posto poi???