martedì 12 febbraio 2008


Fazio e Dandini dite qualcosa sulla fatwa
Il silenzio della tv dopo le accuse agli organizzatori per la decisione di avere Israele come ospite d’onore


Il Giorno della Memoria, una settimana fa, avete riempito i vostri programmi di toccanti testimonianze sulla Shoah e adesso niente, neanche una parola per condannare il boicottaggio contro gli scrittori ebrei o per prendere le distanze da Tariq Ramadan.


Mi rivolgo a Lei, Fabio Fazio, al suo autore più prestigioso, Michele Serra, a Giovanna Zucconi, che ogni settimana consiglia ottimi libri, mi rivolgo a voi perché «Che tempo che fa», considerata a ragione una delle rare trasmissioni in cui si parla ancora di cultura, non lasci passare sotto silenzio l'appello lanciato da gruppi della sinistra antagonista contro la Fiera del Libro, «colpevole» di aver invitato a Torino gli scrittori di Israele come ospiti d'onore.


Mi rivolgo a lei, Serena Dandini, che ogni domenica sera ospita nel suo salotto televisivo grandi scrittori e artisti famosi, chiedendole di pronunciarsi, dire parole chiare, senza tentennamenti, su questo clima di intolleranza suscitato da alcune minoranze bellicose che amano però riempirsi la bocca della parola «pace».


Mi rivolgo a voi, Piero Dorfles e Neri Marcorè, a voi e al vostro programma domenicale «Per un pugno di libri» perché interveniate a spiegare al vostro giovane pubblico che questi sciagurati boicottaggi non solo confondono in maniera subdola la responsabilità del singolo scrittore con le posizioni politiche di uno Stato ma, sotto sotto, mettono in discussione il diritto stesso all'esistenza di Israele. Mi rivolgo a lei, Corrado Augias, il cui impegno dichiarato, come dice lei, «è solo fare e indurre a fare qualche ragionamento», perché inviti nella sua trasmissione quotidiana i responsabili della Fiera di Torino Ernesto Ferrero e Rolando Picchioni a spiegare la loro scelta. Giorni fa ha chiamato Giulietto Chiesa a raccontare le sue deliranti convinzioni sul complotto dell'11 settembre. Bene. Spero trovi il modo di offrire ospitalità anche a chi ha civilmente deciso di offrire a Israele un proprio stand nazionale, come è successo negli anni passati con altri Paesi, in coincidenza con il 60˚ anniversario della fondazione di quello Stato.


Raitre si distingue per essere una rete ancora attenta ai problemi della cultura ma anche alle Buone Cause, al politicamente corretto, al dialogo, al diritto d'espressione, alla supremazia dei Valori; proprio per questo si ritiene l'ultimo avamposto della tv intelligente e della sinistra progressista. Ecco, sarebbe bello se voi, i conduttori più prestigiosi, buttati al vento gli alibi semantici, senza tante ipocrisie, magari sfidando un po' di impopolarità, ci diceste se gli scrittori d'Israele sono o non sono degni di essere invitati in Italia a una manifestazione di libri.


Aldo Grasso – su il Corriere della Sera della settimana scorsa


 

6 commenti:

  1. Amo Israele. E i terroristi me la fanno amare ancora di più.

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  2. Anche il post precedente era mio. Una buona notizia: oggi la polizia postale ha cuccato il bastardo che aveva mandato in rete la "black list" dei docenti ebrei, chiamandoli "servi di Sion". Arrigo

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  3. Michele Serra, un paio di giorni fa, ha scritto un "L'amaca" su "Repubblica" durissimo contro s'to boicottaggio. Ma la stroncatura migliore ai suoi sostenitori - per esempio a G. Vattimo che ne è uno dei firmatari, tutt'oggi convinto - è stata data da Radio24 con la puntata della trasmissione "Vivavoce", condotta da Alessandro Milan, di 2 o 3 gg fa. Ti esorto ad ascoltarla. è disponibile in streaming ed è una vera goduria.

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  4. Speriamo in una giusta punizione allora!!

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  5. putroppo fazio fabio sta diventando ridicolo zerbino degli ospiti, basta vedere come è stato servile con bocelli, altro maxievasore fiscale.

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