mercoledì 2 agosto 2006

I “nostri” cari politici all’attuale governo possono dormire sonni tranquilli. Hanno le loro guardie del corpo, le scorte, le auto blu. Non hanno da temere per l’indulto appena varato.


Questa mattina alla radio lo speaker spiegava che per molti dei detenuti che sono usciti e che usciranno si pone il problema: dove andare a dormire. Molti non hanno una casa o un posto dove tornare, tanti devono essere espulsi ma il governo non ha pensato a questo.


 


Avrei un suggerimento:


Pene di Omicidio = soggiorno in albergo a 5 stelle


Stupro = soggiorno in albergo a 4 stelle


Rapina a mano armata = soggiorno in albergo a 3 stelle


Rapine in villa con pestaggio = soggiorno in albergo a 2 stelle


Reati finanziari = soggiorno in ostello



Tutto pagato, ovviamente, con le tasse di noi cittadini.


Ah si, il cittadino!
Colui che rispetta le regole, che paga le tasse, che vota, che contribuisce alla vita democratica e civile di un paese. Il cittadino: la vittima sacrificale.

11 commenti:

  1. Lo stupro è uno dei reati, insieme a sequestro e strage, per i quali non è previsto l'indulto e di ciò me ne compiaccio assaje. Però come si fa a non indultare il sequestro quando si indulta l'omicidio??? Non sarebbe stato meglio il contrario?

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  2. E' tutto così irreale.
    Questo governo era contrario alla legittima difesa. Contrari al far west.
    E sono loro a metterci in mano la pistola... per difenderci.

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  3. L'indulto è stato votato anche da Forza Italia.
    Comunque è vero, uno dei problemi più grandi della sinistra, specialmente di quella più radicale, è una certa antipatia congenita nei confronti della possibilità di difendersi e una "attenzione" maggiore per i rei che per le vittime.
    Non capiscono che l'essere contro quella parte della destra che è forcaiola non significa per forza dover cadere nell'errore opposto.

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  4. Boh, secondo me più si continua a prendere nel culo certe cose silenziosamente e senza opporre alcuna resistenza, più costringono alla guerra civile noi semplici cittadini non tutelati da niente e da nessuno... Sono scoraggiato.

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  5. ultimissima

    A Genova primato sfiorato
    E' durata cinque ore e mezzo la libertà riacquistata grazie all'indulto da un uomo di Taranto, uscito alle 22 di martedì dal carcere di Marassi, dove era finito per una serie di furti compiuti in varie città d'Italia, e arrestato alle 3.40 dagli agenti della polfer di Genova per tentato furto. Dopo aver vagato per alcune ore in città, aveva sfondato la vetrata di una pizzeria ed era entrato per rubare. C.L., 45 anni, è stato bloccato dai poliziotti nei pressi della stazione Brignole mentre fuggiva, inseguito da una guardia giurata. Ora è nuovamente in carcere con l'accusa di tentato furto.

    Dodici ore a Trieste
    Scarcerato grazie all' indulto alle 16 di martedì è tornato in cella dodici ore più tardi, dopo essere stato sorpreso dai carabinieri mentre tentava di rubare un' autovettura: è accaduto la scorsa notte a Trieste, a un pregiudicato, Giampaolo Monteduro, 49 anni. I militari - informa una nota del Comando provinciale dell' Arma - lo hanno sorpreso mentre con un paio di forbici tentava di forzare una Fiat 500 parcheggiata lungo la strada. L' uomo era stato notato armeggiare intorno alla vettura da alcuni residenti, uno dei quali ha chiamato i carabinieri. Ora, è di nuovo in cella.
    Nuoro, l'indulto dura... 5 ore
    E' durata solo qualche ora la libertà per due detenuti usciti grazie all'indulto dal carcere di Macomer (Nuoro). Per festeggiare la scarcerazione, alle 18, hanno deciso di entrare in un bar ma, dopo essersi dati all'alcol, hanno attirato l'attenzione di una pattuglia della polizia. Alla richiesta delle generalità gli agenti si sono visti aggredire. Così entrambi sono stati nuovamente arrestati, poco prima delle 23.

    I due, Massimiliano Formula, di 32 anni, di Sassari, e Raimondo Muntoni, di 28, di Tula, usciti dall'istituto di pena, hanno raggiunto un bar centrale di Macomer, non lontano dal carcere, dove hanno deciso di festeggiare l'evento. Ma dopo le 20, alla vista di un'auto della polizia, avrebbero insultato gli agenti che, scesi dal mezzo, hanno chiesto loro i documenti.

    Al loro rifiuto è seguito l'invito per un controllo in commissariato. La reazione è stata violenta con pugni e calci contro gli agenti che ne hanno fermato uno mentre, poco dopo, sono giunti anche i carabinieri che hanno arrestato anche l'altro scarcerato.

    I due sono stati rinchiusi subito nel penitenziario di Oristano in attesa del processo con rito direttissimo. Per loro l'accusa è di resistenza a pubblico ufficiale, minacce, violenza e danneggiamento. Da record.

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  6. Non si sa più dove si andrà a finire...il tutto giusto per andare contro ad una fazione...la guerra tra politici e gruppi diversi sta portando al caos e all'anarchia più totale...

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  7. se penso a quello che mi ha succhiato in tasse questo mese.....
    e se penso dove andranno a finire...
    desolatamente
    morgana

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  8. Morgana: io mi diverto a far finta che queste "innovazioni" le abbia fatte il governo all'opposizione e alle reazioni che ci sarebbero state...
    sai la differenza?

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  9. Io ho rinunciato ad arrabbiarmi. Sto cercando di concentrare le mie forze cercando di andarmene. Se l'Italia deve sprofondare nel caos e andare a far parte dei paesi del terzo mondo, che lo faccia senza di me...

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  10. Caro Grissino, anni che furono ho avuto la possibilita' di andare negli Stati Uniti, mi pento di non aver preso quel treno...
    ora genitori anziani e altri problemi mi tengono ancorata qui...

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  11. Mah, credo si possa trovare qualcosa di buono anche qui in Europa
    ;-)
    E' triste ma ormai siamo davanti solo alla Grecia e non so ancora per quanto.

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