venerdì 1 luglio 2005

6 ostaggi riconoscono Amahdinejad


Iran, ex colonnello: era proprio lui
Sono sei finora gli ostaggi dell'ambasciata americana a Teheran che hanno riconosciuto fra i loro sequestratori il neo-presidente iraniano Mahmud Amahdinejad. Ai cinque citati dal Washington Times si è aggiunto, infatti, Charles Chuck Scott, colonnello dell'esercito in pensione, che fu tra i 55 protagonisti di quel sequestro protrattosi per 444 giorni tra il 1979 e il 1980.
Secondo le ricostruzioni degli allora prigionieri non ci sono dubbi. Uno di quegli uomini che li tenne segregati è proprio il ex sindaco di Teheran.

I racconti
"Non appena ho visto la sua foto sul giornale ho riconosciuto quel bastardo" ha detto Charles Scott, 73 anni, colonnello a riposo dell'esercito, uno degli uomini che per 444 giorni rimase ostaggio del gruppo di studenti iraniani. "Era uno dei capi" ha aggiunto, "il nuovo presidente dell'Iran è un terrorista".
Anche un altro militare ora a riposo, il capitano della marina Donald Sharer, ha ricordato Ahmadinejad come un "crudele integralista". "Sono certo che fosse uno di quelli che facevano le domande" ha detto Sharer, 64 anni, che ha raccontato di essere stato interrogato da Ahmadinejad, ma di non ricordare su che cosa”. Kevin Hermening, uno dei marine di guardia all'ambasciata e ventenne all'epoca del sequestro, ha detto di aver parlato con Ahmadinejad appena dopo la presa dell'edificio. "Era lui che mi interrogò il giorno stesso in cui siamo stati presi in ostaggio. Voleva sapere le combinazioni delle casseforti e come aprire gli armadi blindati".

Ahmadinejad aveva 23 anni
All'epoca della vicenda che tenne il mondo con il fiato sospeso, Ahmadinejad, aveva solo 23 anni ed era uno studente all'università di Teheran. Ma era anche uno dei fondatori del movimento integralista studentesco che organizzò la presa di ostaggi. L'ufficio del presidente iraniano ha negato ogni sua partecipazione all'irruzione, ma non ha voluto dire se Ahmadinejad ebbe un ruolo nei 15 mesi successivi.

Cosa accadde in Iran
Nel novembre 1979 l'allora Scià Reza Palhevi va negli USA per sottoporsi a cure mediche. Ma un gruppo di fondamentalisti islamici iraniani prendono in ostaggio 66 impiegati dell’ambasciata americana a Teheran, chiedendo, in cambio della loro liberazione, le scuse ufficiali del governo americano per l'appoggio concesso allo Scià e la sua consegna alle autorità iraniane al fine di istruire un processo nei suoi confronti. Proprio in questa data l’Iran festeggia la cosiddetta rivoluzione islamica che portò al potere Ruollah Khomeini, il quale proclamò la nascita della Repubblica islamica iraniana.  notizia tratta da www.tgcom.it

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