martedì 12 ottobre 2004

Le WMD in Irak? Non c'erano, ma certo...
Questo, almeno, è quello che si sono messi a strillare tutti coloro che hanno letto (purgando, in maniera interessata, le parti non gradite) i recenti rapporti ufficiali.
Peccato che poi la realtà si ostini a fare irruzione nel "dibbbattito" con notizie come questa:

Iraq: Aiea, "Sparito materiale per costruire armi atomiche"
NEW YORK - Dall'Iraq sono scomparsi materiale e attrezzature che possono essere utilizzati per fabbricare un'arma atomica. L'allarme e' stato lanciato dall'Agenzia internazionale per l'energia atomica, che ha inviato un rapporto al Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite. Secondo l'Aiea, ne' Washington ne' Baghdad si sono accorte della scomparsa di materiali che erano stati etichettati dagli ispettori dell'agenzia durante i controlli sullo smantellamento del programma atomico iracheno.

E allora? C'erano o non c'erano, queste armi di distruzione di massa? Se Saddam non aveva WMD, che ci facevano in Irak "materiale e attrezzature che possono essere utilizzati per fabbricare un'arma atomica"? E perché l'Iran sta negoziando con la Siria l'acquisizione di alcuni scienziati nucleari di Saddam attualmente rifugiati a Damasco?


14 commenti:

  1. "Naturalmente la gente comune non vuole la guerra: nè in Russia, nè in inghilterra nè in Germania. Questo è comprensibile. Ma, dopotutto, sono i governanti del paese che determinano la politica, ed è sempre facile trascinare con sè il popolo, sia che si tratti di una democrazia, o di una dittatura fascista, o di un parlamento o di una dittatura comunista. Che abbia voce o no, il popolo può sempre essere portato al volere dei capi. E' facile. Tutto quello che dovete fare è dir loro che sono attaccati, e denunciare i pacifisti per mancanza di patriottismo, in quanto espongono il paese al pericolo. Funziona allo stesso modo in tutti i paesi"
    Dichiarazione di Hermman Goring, al processo di Norimberga

    RispondiElimina
  2. Chiamasi "propaganda". Ce n'è dall'una e dall'altra parte. Stà in noi riuscire a discernere usando quel pò di cervello che madre natura ci ha dato.

    RispondiElimina
  3. vi verrà il sangue amaro... :)

    RispondiElimina
  4. C’erano o non c’erano! Bella domanda che non può essere buttata lì senza cercare di dare una risposta. Io ci provo. Voi ditemi se sbaglio.
    Prima alcuni fatti documentati poi le considerazioni e le domande!
    a) In un rapporto della settimana scorsa l’ispettore principale per le WMD degli Stati Uniti Charles Duelfer ha concluso che Saddam Hussein aveva smesso di tentare di costruire le armi di distruzione totale alla fine della guerra del Golfo del1991
    b) Quest’anno gli USA hanno rimosso dall’Iraq circa due tonnellate di uranio a basso arricchimento
    c) Il materiale scomparso sarebbe composto da fresatrici di alta precisione e saldatori a fascio elettronico, materiale che non serve solo per fare bombe e che fù sigillato da dagli ispettori ONU di Blix per evitare che potesse essere usato per scopi illeciti.
    d) A parte pochi controlli effettuati a Tuwaitha (la base bombardata glià dagli israeliani negli anni ottanta) in giugno, agli ispettori di Al Baradei che asseriscono che Saddam aveva rinunciato al suo programma nucleare prima della guerra, gli USA hanno impedito di muoversi liberamente in Iraq.
    Questi i fatti. Ora le considerazioni.
    a) Della presenza di questo materiale gli americani erano a perfetta conoscenza. Esistono i rapporti degli ispettori ONU e centinaia di foto satellitari del sito.
    b) Se il materiale faceva parte di un programma di distruzione di massa perché gli USA non lo hanno utilizzato come la “pistola fumante” per giustificare la guerra?
    c) Se non ne faceva parte ma era comunque suscettibile di essere usato per costruire armi tanto pericolose perché gli americani hanno lasciato che per mesi quel sito venisse letteralmente smantellato senza intervenire? Bisogna essere pazzi!
    d) Da chi è stato smantellato il sito?
    e) Perché è stato impedito agli ispettori dell’AEIA, che pur potevano prevenire tale pericolo, di circolare liberamente in quei siti?
    f) Perché l’attuale amministrazione irachena sotto il controllo americano ha cercato di vendere quel materiale senza comunicarlo agli ispettori dell’ONU mentre ne aveva l’obbligo?

    Come vedi Clio, alle tue domande se ne aggiungono altre che lasciano la porta aperta a molti dubbi.

    RispondiElimina
  5. Clio, se hai qualche risposta che possa chiarire i miei dubbi, ben venga. Purtroppo in guerra la prima vittima è "la verità". Buoni e cattivi tutti mentono!!!

    RispondiElimina
  6. Caro Barba, sono sotto verifica trimestrale e non ho il tempo per approfondire... lo sai che non sono molto obiettiva quando si toccano certi temi. Comunque mi sforzo di esserlo.

    RispondiElimina
  7. Guarda Clio che la mia non voleva essere una provocazione ma una richiesta di aiuto. Purtroppo non ho la bacchetta magica. Ho invece una mente che va sempre alla ricerca della verità cosicchè qualche volta mi perdo. Quindi se ci sono argomentazioni valide (non quello che ha detto Caio che ha riportato Tizio che ha riferito a Sempronio)che smantellano le mie ipotesi sono le benvenute perchè significa che non sono stato abbastanza attento ai particolari che potevano farmi capire la realtà.

    RispondiElimina
  8. relax Barba, non me la sono presa :)
    cmq guarda che a volte non è verita' solo quella scritta, a volte la verita' è talmente scottante che puo' essere solo riportata... dai poveri tizio caio e sempronio. :)

    RispondiElimina
  9. Io ai Tizio, Caio e Sempronio che non documentano le loro sparate non credo. Ci mancherebbe altro!

    RispondiElimina
  10. Mi astengo dalla riflessione e ne approfitto velocemente per mandarti un bacione Clio! spero vada tutto bene!

    RispondiElimina
  11. Caro Barba, la sai la storia di quelle donne incarcerate in russia che non potevano professare alcuna religione e si scrivevano le preghiere al rovescio delle sottovesti oppure le imparavano solo a memoria perchè se trovavano qualcosa di scritto o se le scoprivano a pregare facevano una brutta fine? Ebbene questa storia l'ha portata in Italia una suora che era stata rinchiusa in quelle prigioni.

    RispondiElimina
  12. Clio, ognuno di noi può scegliere a cosa credere e a cosa no! Chi crede senza verificare rischia di brutto di fasrsi inchiappettare!!

    RispondiElimina