domenica 10 agosto 2008

Per Luisa.
Non c'è solo il bianco o il nero, ci sono un'infinità di sfumature di grigio.


Ho avuto un sogno (orme nella sabbia)


Ho sognato che camminavo
in riva al mare con il mio Signore
e rivedevo sullo schermo del cielo
tutti i giorni della mia vita passata.
E per ogni giorno trascorso
apparivano sulla sabbia due orme,
le mie e quelle del Signore.
Ma in alcuni tratti ho visto una sola orma,
proprio nei giorni
più difficili della mia vita.
Allora ho detto: «Signore
io ho scelto di vivere con te
e tu mi avevi promesso
che saresti stato sempre con me.
Perché mi hai lasciato solo
proprio nei momenti più difficili?».
E Lui mi ha risposto:
«Figlio, tu lo sai che io ti amo
e non ti ho abbandonato mai:
i giorni nei quali
sei soltanto un'orma sulla sabbia
sono proprio quelli
in cui ti ho portato in braccio».



In Italia Orme nella sabbia, versione di Footprints, è uscito nel gennaio 2005 (Edizioni Emp) ed è la vera storia di una poesia che ha ispirato milioni di lettori. Il libro è di Margaret Fishback Powers, pubblicato in inglese nel 1993 e poi tradotto in portoghese, spagnolo, francese, tedesco e giapponese.
Per molto tempo si è pensato che la poesia Ho fatto un sogno, oggi universalmente nota come «Orme nella sabbia», fosse stata composta da un anonimo brasiliano.
In realtà, è opera della scrittrice canadese, che la compose nel 1964 a Echo Lake Youth Camp, in Kingston (Ontario): era un fine settimana nel quale si celebrava il giorno del Ringraziamento.
Assieme al marito Paul, Margaret per una quarantina d'anni ha vissuto in giro per il mondo impegnandosi attivamente a favore dell'infanzia.



 

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