lunedì 17 ottobre 2005

Ho scoperto da http://marziano-a-verona.splinder.com/ il blog di una ragazza italiana che lavora/studia in Cina, mi ha molto colpito un suo post che copio e incollo qui di seguito. Se volete andare a leggere e farvi un’idea della Cina diversamente da come la presentano i media, ecco qua: http://laminediplomatique.splinder.com/

Qualcosa di cui parlare
cari amici, e' un po' che non mi faccio sentire ma questi giorni sono stata molto occupata e ho affrontato situazioni quasi inimmaginabili.
Ho provato il brivido della polizia cinese. Causa: perdita del borsello del mio coinquilino. Tempo burocratico per effetuare la denuncia in commissariato: 3.5 ore. Non e' questo che mi ha sconvolta ma quello che ho visto e provato in una situazione da film, dove fai la parte dello spettatore inerme...
Arriviamo al commissariato accompagnati dalla polizia stessa, io, Fabrizio (il mio coinquilino) e Matteo (un ragazzo abruzzese che studia con noi)... Gentilissimi ci sorridono ci portano dell'acqua, ci fanno domande sul nostro paese dicendo quanto sia bello nonostante non sappiano nemmeno se sia nel nord o nel sud dell'europa... Pochi minuti piu' tardi portano Fabrizio in un'altra stanza per le pratiche, mentre  io e Matteo rimaniamo nello sgabuzzino dell'ingresso insieme al guardiano e al via vai venutosi a creare con la nostra presenza.... Intorno a noi un letto, delle sedie con annesse manette, una scrivania ed un computer... Dietro, fuori dallo sgabuzzino, il carcere... Qui sono detenuti bambini. Bambini musulmani facenti parti di una delle tante minoranze etniche del paese che vivono come cani, spesso, come mi dice matteo, accusati e condannati a morte per un semplice furto. In gran parte dei casi innocenti, ma questo non basta se la posta in gioco e' il traffico degli organi... Che c'e' di meglio di una minoranza etnia scomoda e fastidiosa...
I bambini detenuti sono cinque, dormono per terra nel pavimento bagnato e ci guardano, coem tutti, tentati anche dal salutarci... In un momento un pianto di dolore attira la nostra attenzione. Uno di loro e' steso in terra con la faccia contro i pavimento. Con una mano si copre un occhio e piange, piange mentre dice "e' stato lui" "e' stato lui" indicando uno de suoi compagni. Un adulto per la verita', probabilmente il guardiano della cella... Io ho visto la scena anche prima del pianto. Ho visto che quel'uomo lo ha spinto a terra e gli ha dato un calcio in testa... L'ho visto e non ho potuto fare niente mentre i poliziotti divagavano per non farci guardare... Ho visto anche come hanno fatto a risolvere la situazione: lo hanno alzato in piedi, senza nemmeno aiutarlo con del ghiaccio, gli hanno messo il giubbottino e lo hanno accompagnato al cancello d'ingresso, dal quale e' uscito barcollando continuando a tenersi la faccia... Poi, come se niente fosse, i polizziotti soo tornati a sedersi con noi, continuando a farci stupide domande mentre noi, increduli, non riuscivamo a capire cosa stessero dicendo...
Non ho altro da aggiungere e non so nemmeno come commentare...
   

3 commenti:

  1. Infatti ogni commento sarebbe superfluo...

    OT... mal comune mezzo gaudio??? dai che poi passa... baci:)*****

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  2. Sabry: bellissima la fotina di Mafalda! :)

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  3. Argh che antipatico riferimento :(

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