sabato 16 luglio 2005

Figli dell’11 settembre
Negli scritti di molti editorialisti si nota un “riposizionamento”. Ma se avessero avuto, come me, una figlia sfuggita per puro caso agli attacchi dell’11 settembre, forse le loro argomentazioni sull’Islam sarebbero altrimenti orientate. Siamo in guerra, un conflitto non provocato.
E non si può continuare a segare il ramo dove si è comodamente seduti.
Giorgio Penna. 



Lettere su Panorama di questa settimana.

5 commenti:

  1. Ho letto l'ultimo articolo della Fallaci sul Corriere. Condivido alcune sue idee sull'argomento. Ciao Clio. MD;)

    RispondiElimina
  2. anche io ho letto l'articolo della fallaci... un po forte come è nel suo stile, ma tremendamente vero!!
    ciao clio

    RispondiElimina
  3. Ma bisogna pur accettare e intervenire sul fatto che mezzo mondo non ha neanche l'albero!
    Valerio

    RispondiElimina
  4. Distruggiamo tutto o quelli che l'albero ce l'hanno? Così nessuno aiuta piu' nessuno!?

    RispondiElimina
  5. Comunque Valerio, prima viene la mia sicurezza poi aiuto gli altri. E ricordiamo che sopra il ramo ci sono altre persone. Se il gioco non ti va scendi dal ramo ma non trascini con te innocenti.

    RispondiElimina