domenica 27 giugno 2004

I libri entrano dentro di noi. Si insinuano pagina dopo pagina sotto la pelle, cominciano a farci vedere le cose in modo diverso, a volte si scontrano con il nostro sentire, sono un pugno nello stomaco, ci sono libri che dissetano, libri che aumentano la sete e ci fanno acquistare nuovi libri per continuare ad abbeverarci, a voler approfondire a voler conoscere di più, sapere di più, capire di più.
Tra i libri le biografie o quelli che descrivono parte di una vita, parte di una persona, un'esperienza, un'avventura, un accadimento drammatico, una scelta di vita... ebbene quest'ultimi lasciano tracce indelebili.
Fin da piccola mi sono sentita vicina ad un popolo bistrattato, odiato, allontanato, sottovalutato, volutamente ignorato, perfino maledetto da Dio stesso. Questo amore non me lo so spiegare. Gli amori, le passioni non si spiegano: si vivono. E una "cosa" che ho dentro di me e con gli anni l'ho coltivata. Ho il massimo rispetto per questo popolo, sono sempre pronta a difenderlo, ad oltranza. Non sono infallibili, sbagliano anche loro a volte gli errori sono dettati anche dalla sofferenza passata, dallo sterminio. Non giustifico ma capisco. A volte divento "sorda", volutamente sorda perchè basta, cavolo hanno già dato.
L'ultimo libro che ho letto mi è piaciuto tantissimo. Ho sofferto (nel limite del possibile), ho condiviso con la persona che l'ha scritto, dolori, perdite, pentimenti, arrabbiature, ribellioni e paure. Spesso alla fine di un libro si vorrebbe conoscere l'autore per fare delle domande, per sapere il perchè di questa o di quella scelta, del come ha deciso di dare una certa piega ad un capitolo, dove ha trovato l'ispirazione per un nome, per un personaggio.
L'ultimo libro che ho letto mi ha fatto avere ancora più rispetto per loro, non potrò mai conoscere l'autrice, nemmeno tramite internet, tramite qualche sito, tramite articoli che la intervistano. Non potrò mai farlo perchè nell'ultimo libro che ho letto c'è parte della vita di un ex agente israeliano del Mossad. Questo libro lo ha edito senza il loro permesso, quindi sotto pseudonimo.
Spero che abbia davanti anni di serenità o almeno di vita, che possa guardare oltre e avere mesi e mesi di salute e di progetti. Non posso sapere dove vive, qual'è il suo colore preferito, il suo film preferito o cavolate simili che descrivono una vita, un mondo. Però una cosa sicuramente di lei so, in qualsiasi momento so che sarà vicino al mare. Anche adesso, magari sotto le stelle con la brezza leggera della sera starà annusando l'aria e ascoltando le onde che con il loro ipnotico eterno movimento lambiscono la spiaggia.

Nei prossimi giorni sicuramente posterò lo stralcio di alcuni passaggi che mi hanno particolarmente colpito. Sarà difficile scegliere quali perchè niente è superfluo e tutto è dannatamente essenziale.
L'ultimo libro che ho letto si intitola "Ho dovuto uccidere" e l'autrice si chiama Nima Zamar.

10 commenti:

  1. ho sbirciato alla tu finestra perchè volevo bussare alla porta chiusa del tuo cuore... ho suonato le ali di farfalla che fungono da campanello del casolare ma eri assente... ti lascio questo messaggio d'amore perch`pe tu possa conservarlo come simbolo di un grande segno di stima ed amicizia... grazie per i tuoi messaggi... un bacio speciale dalla spagna... ethan

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  2. se vuoi contattare l'agenzia eccoti il numero... (+34) 677.647.355 baci ethan

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  3. Cara Clio, anche a me ha sempre interessato la storia dei popoli mediorientali e di questo popolo in particolare. Soprattutto la storia, molto travagliata della sua nascita come stato. Questo perchè quando si giudicano o si criticano le posizioni del suo governo (ed io sono talvolta sono critico) è opportuno comprendere quanto ci sia dietro. Se tu potessi rovistare nella mia libreria troveresti alcuni libri come:
    "Israele: Quarantanni di storia" - "From Beirut to Jerusalem" - Gerusalemme Gerusalemme" - "Ladri nella notte" - "Exodus" - "The Arab-Israeli conflict" e ci troveresti anche un breve corso di ebraico biblico di cui, ahime, non sono mai riuscito a capire un accidente. Tento per rimanere in tema ti racconto un piccolo aneddoto. Qualche anno or sono stavo parlando con un prete, don Bertagnolli, che è stato missionario per vent'anni in Terra Santa. Gli ho chiesto:" si metteranno mai daccordo arabi ed israeliani?" Lui mi rispose: "No! perchè l'arabo dice - io sono con mio fratello contro mio cugino e con mio cugino contro tutti gli altri - e l'ebreo dice -occhio per occhio, dente per dente"
    Voleva intendere che nessuno dei due vuole accettare l'altro. E pensare che prima della nascita dello stato i sabra (ebrei nati in palestina) e gli arabi convivevano in pace.
    Vorrei tanto potermi sedere all'ombra di un sicomoro e raccontare ad un gruppo di ragazzi arabi ed ebrei la storia della mia terra dove vivono tre gruppi etnici che si sono molto odiati e che ora convivono in pace. Certo qualche reminescenza razzista esiste ancora ma è la solita e fisiologica minoranza di stupidi. Per vivere insieme è sufficiente saper dialogare e rispettare ognuno la cultura, la storia e l'identità dell'altro

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  4. Paolo-di-Lautreamont27 giugno 2004 alle ore 14:28

    Giusta l'idea di mettere il titolo alla fine. Invece a Meridiana vorrei dire: il Vaticano che fino a pochi mesi fa metteva sullo stesso piano ebrei e palestinesi (come peraltro è corretto), oggi NON mette sullo stesso piano il neonazista arafat (e con lui Al qaeda etc., vedi sul mio sito perché nazisti) coi leader israeliani. Dopo il rifiuto della pace e dopo la scelta del macello della seconda Intifada, io ho cominciato ad evitare di fare il classico minestrone: -Eh, son tutti uguali!-. Non sono tutti uguali, almeno non i vertici. Se si vuole il bene dei palestinesi, occorre censurare e non premiare i loro leader. Detto e ripetuto...

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  5. Barba per la tua libreria ti consiglio anche:
    "L'abbandono" di Fiamma Nirenstein (come l'occidente ha tradito gli ebrei)
    e
    "La guerra dei sei giorni" di Michael B. Oren
    "Il tribunale del bene" di Gabriele Nissim (La storia di Moshe Bejki, l'uomo che creò il Giardino dei giusti)
    e
    "Gli ebre iche sfidarono Hitler" di Nechama Tec (come la brigata partigiana dei fratelli Beilski salvo' 1200 persone dai nazisti)
    e
    "il silenzio dei vivi" di Elisa Springer.

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  6. io invece ne sto leggendo uno sul Sesso, la stregoneria e L'inquisizione nel Medioevo...
    ma lo sai che sono davvero strana?

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  7. A proposito di libri, tra ottobre e novembre uscira' il nuovo libro di Dovigi e Mister X (libro scritto a 4 mani). Sara' un libro bomba che trattera' un argomento shock. Buona parte dei proventi saranno devoluti a chi in questo momento sta soffrendo. Stay tuned. MD

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  8. Molto bello Clio quello che hai scritto, bravissima. In merito alla mia idea sul conflitto arabo-israeliano, purtroppo sono anche io convinto che non cesserà mai. Primo perchè gli israeliani sono duri di testa e non sono molto malleabili (forse anche per quello che hanno passato), secondo ma non meno importante del primo anzi forse anche più importante del primo, gli arabi si commentano da soli basta vedere cosa combinano quotidianamente e poi cosa ti aspetti da persone che dichiarano: "Voi amate la vita, noi la morte".... a me lasciano senza parole. Un caro saluto dal Manager

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  9. Paolo-di-Lautreamont28 giugno 2004 alle ore 16:31

    Aggiungo il mio libro di lettura attuale: L'homme revolté, del quale possiedo una edizione originale francese del 1952. Dopo anni, lo sto leggendo ed è favoloso. L'argomento? Il terrorismo, la sua genesi. Ne parlerò a lungo sul mio blog, e ne varrà la pena (non per merito mio).

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  10. E' vero che non passo mai, ma ti leggo dai preferiti, e non mi scappa un post di quello che scrivi.... :-))
    Visto l'argomento, ti consiglierei molto vivamente di leggere Eliette Abecassis, israeliana di nascita e razza, che a 27 anni già insegnava filosofia in una grande università francese! Ti consiglio su questo tema "L'oro e la cenere", meraviglioso, semplicemente meraviglioso, e "Piccola filosofia dell'omicidio"...... io non ho il coraggio di iniziarlo durante la settimana, me lo sparo in un soffio un we, magari il prossimo.... e poi, se ti piacciono anche i piccoli romanzi di "cultura", quelli che parlano veramente di un popolo "da dentro", leggi (sempre suoi) "Mio padre" (è incredibile) e "Ripudiata", da cui nel '99 trassero un film.... un bacione, spero davvero che tu segua i miei consigli... anche solo in biblioteca! Tieni presente che sono sorprendentemente 4 stili diversi.... :-)) Un bacione !! Luna

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