Ogni tanto è bello perdersi nell’azzurro del cielo e lasciare andare i propri pensieri lontano, lontano, lontano
E non tornare più!
Ma è difficile, poi, con un battito di ciglia ritornare alla realtà
E il tempo corre, quasi a scandire che le nostre anime sono fatte per volare via
E trovare immensi prati verdi dove ritemprare pensieri meravigliosi che non devono assolutamente ripiegare sulla vita di tutti i giorni
Se poi siamo degli inguaribili romantici, ecco che il gioco è fatto
La gente non capisce e noi, forse, neanche lo vogliamo
Fortunati pensatori viaggianti in un’epoca mostruosa dove tutto ci è buttato addosso
L’orizzonte ci chiama
E noi, senza indugi, voliamo via
Così come siamo arrivati
Perché a volte, un pensiero è più potente di una azione
poesia di Rael
Bellissima, se poi la leggi con il sottofondo di "Horizon" dei Genesis è ancora più bella
RispondiEliminahunmmmm commento interessato, non vale! ;)
RispondiEliminaChi ha detto Genesis? Qualcuno ha detto Genesis, e parlava di quelli veri (con Peter Gabriel), l'ho sentito chiaramente!
RispondiEliminaA me ricorda molto Pilgrims dei Van Der Graaf (dall'album "Still Life"), credo che nel testo ti ci rispecchieresti molto.
Mauro devo assolutamente metterti in contatto con Rael: anche tu sei Genesis-dipendente!?
RispondiEliminaGentle Giant più che altro, ma anche i Genesis... ehhhhh
RispondiEliminaGenesis, almeno fino a "... And then there were three" per certe sonorità e canzoni
RispondiEliminaRael
Ciao Rael.
RispondiEliminaNon so, quando sento la voce di Collins mi viene il nervoso... per me si fermano a The Lamb lais down on Broadway.
L'unico che è "cresciuto" poi è stato Peter Gabriel. Grandissimo!
RispondiEliminaNelle ultime produzioni poi é tornato verso il prog, anche se più cupo, tellurico, quasi Krimsoniano. Bellissimo.
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