Abito
a Rehovot, una città situata al centro di Israele a pochi km da Tel Aviv, città
sede dell’ Istituto Wiezman per la ricerca scientifica, famoso in tutto il
mondo.
A
Rehovot ancora non arrivano i missili, ancora non siamo costretti a
correre nei rifugi avendo 15 secondi di tempo per sperare di vivere. Siamo
fortunati , molto fortunati rispetto a quel milione di israeliani che non
può dormire, non può aspettare l’autobus senza paura, giocare nei parchi,
andare a scuola, al lavoro o fare una semplice passeggiata in centro.
Siamo
fortunati perché qui, lontani alcuni chilometri dalle città di Ashkelon e
di Ashdod, per non parlare di Sderot e dei kibbuzin vicino alla Striscia di
Gaza, noi sentiamo solo il BOOM dei missili che grandinano sul sud di Israele
senza sosta, quotidianamente , anche 100/150 al giorno da settimane dopo un
breve periodo celestiale in cui i criminali palestinesi si limitavano a
spararne “solo” una decina al giorno.
Sono
anni che questi terroristi bombardano Israele e nessuno la’ fuori, nel mondo,
si indigna, nessuno li condanna. E’ normale no? E’ normale che Israele debba
vivere in questo modo, ha l’arroganza di voler esistere a tutti i costi e
allora soffra, abbia paura, viva perennemente sotto stress! E’ questo il
ragionamento ? Penso di si dal momento che mentono nel dare le notizie,
dal momento che nessun leader di nessuna nazione che conta impone ai terroristi
di piantarla.
Noi
purtroppo siamo abituati al terrorismo arabo, siamo costretti a conviverci, la
sicurezza israeliana fa in modo di proteggere la popolazione creando rifugi da
tutte le parti, anche nei giardini, anche nei parchi dove giocano i bambini. In
un parco giochi di Sderot e’ stato costruito un enorme dinosauro di cemento
armato dentro il quale i bambini possono correre a rifugiarsi entro i famosi
15 secondi dal primo Zeva Adom.
Uno...corri,
due...corri, tre... corri, quattro ...corri, cinque ...corri, sei...corri,
sette...corri, otto... corri, nove...corri, dieci...corri, undici...corri,
dodici...corri, tredici...corri, quattordici...corri, quindici... corri... ....BOOOOOOM!
Potete
immaginare quello che provano quei bambini se noi, a molti chilometri di
distanza sentiamo chiaramente il botto del missile che piomba al suolo?
Questo
accade ogni giorno a Ashdod, Ashkelon, Gan Yavne, Netivot, Sderot e in
ogni localita’ del sud, un terrore continuo lungo dieci anni, un terrore
che chi non ha mai vissuto questa esperienza non puo’ capire, un terrore
che , per fortuna, non provoca i morti che i palestinesi vorrebbero grazie al
coraggio della gente che riesce ad essere sempre lucida tanto da potersi
salvare dentro i bunker e dalla perfetta macchina della sicurezza civile
israeliana.
Un
anno fa ero ricoverata in un centro di riabilitazione di Ashdod a causa di una
brutta frattura, una sera eravamo tutti tranquilli in terrazza, sulle nostre
sedie a rotelle, quando e’ suonata la sirena del Zeva Adom.
Avete
idea cosa significhi sapere che in 15 secondi un kassam può piombarti sulla
testa e tu non puoi scappare perche’ sei prigioniero di una sedia a rotelle ?
In quell’occasione ho avuto un assaggio della perfetta organizzazione
israeliana per la salvezza dei civili, in 15 secondi medici e paramedici
ci avevano messi tutti in sicurezza, nessun grido , niente panico, calma
e competenza.
Anche
tenerezza perché persone estranee tra loro si accarezzavano l’un l’altro,
un’infermiera accarezzava la testa di una ragazza beduina che aveva le
gambe ingessate e le diceva senza sosta “non aver paura”.
Sono
stati lanciati più di 1000 missili dall’inizio dell’anno, più di mille,
significa una media 2, 74 missili al giorno per 365
giorni.
Per
il momento la tattica di Israele e’ rispondere ad ogni serie di grandinata
missilistica ma, prima o poi, l’esercito dovrà entrare a Gaza e dovrà
cercare di fermarli in qualche modo, e’ allora, solo allora che sentiremo
l’indignazione del mondo, quel mondo vigliacco che quando e’ Israele ad essere
aggredito dalla violenza araba tace e guarda altrove.
E
l’indignazione sarà tutta contro Israele, potete esserne certi.
Ma
li sentite , li leggete i media che parlano di questa situazione... quando ne
parlano? Li sentite, li leggete? Le notizie incominciano sempre con
“attacco di Israele a gaza....attacchi israeliani su Gaza....uccisi .tot.
palestinesi (mai terroristi)....Gaza sotto attacco...”
Solo
i meno mascalzoni tra i giornalisti alla fine, bontà loro, dicono “.....a causa
dei missili lanciati da Gaza su Israele....”
Lo
sapete vero, che anche la Siria ha sparato colpi di mortaio contro Israele
colpendo un kibbuz del Golan? Bene , i media italiani hanno parlato di “cannonate
israeliane sul Golan”.
http://www.secondoprotocollo.org/israele-e-stampa-italiana-lo-scandaloso-silenzio-e-la-diffamazione/
Vi
scrivo qualche titolo che sto leggendo or ora su Google:
“Ancora raid
israeliani su Gaza” AGI
“Scontri al confine
tra Gaza e Israele, 5 palestinesi uccisi...le vittime hanno tutte tra i 16 e 18
anni...” RAI.it
Solo all’interno
dell’articolo si legge “ A uccidere sarebbe stato il fuoco israeliano in risposta al lancio di
un razzo anticarro su una jeep di pattuglia lungo la frontiera. Contusi anche 4
militari israeliani….”
Ancora:
“Gaza,
fuoco israeliano sui palestinesi, tre morti...” lettera43/it/politica
Non
possiamo meravigliarci che in Italia una parte della popolazione
sia veementemente antisraeliana, antisionista e antisemita, il
lavoro dei media e’ perfetto, articolo dopo articolo, notizia dopo
notizia, seminano odio e diffamazione, cinicamente e in malafede,
contro Israele e il Popolo di Israele.
Anni
fa si sapeva che alcuni giornalisti “comunisti” erano sul libro paga di Arafat
, oggi, morto il terrorista, gli rimane la psicosi di odio di cui
sono imbevuti.
Ho
controllato qualche forum spazzatura, ebbene, non ho trovato una sola parola di
solidarietà per un intero popolo che, dopo millenni di persecuzioni in
Europa, deve vivere sotto attacco anche a casa sua, da ben 64 anni;
non una parola, i commenti dei forumisti ( tutti di sinistra con qualche
presenza nazista ben accetta) sono solo di critica al governo israeliano, di
cinica indifferenza per gli israeliani che soffrono e di
solidarietà e comprensione per i terroristi.
MASCALZONI!
E’ questa l’unica parola che mi viene in mente mentre li leggo.
Adesso
però desidero strapparvi un sorriso, anche se amaro e privo di speranza.
All’Università
di Harvard, esattamente nella sala mensa della “Harvard Business School”,
qualcuno ha avuto l’idea di creare un angolo molto simpatico, una specie di
buffet, chiamato Israeli Mezze Station, dove vengono offerti piatti
tipici come il cous cous, humus (crema di ceci), fal afel (polpettine di
ceci). Tutta roba innocente vero? Cibo esotico e nulla più, l’unico torto
imperdonabile e’ che questo cibo viene distribuito in un postaccio dedicato a
Israele.
Bene
, anche questo innocente e simpatico episodio ha suscitato le proteste arabe,
roba da mal di testa, immediatamente una studentessa libanese della Harvard U.
ha scritto una protesta su Facebook , incazzatissima, tacciando il Buffet
israeliano di “imperialismo culturale” che “offende milioni di arabi” perche’
Israele ha “rubato il loro cibo arabo” esattamente come “gli ebrei hanno rubato
la terra araba”.
La
ragazza che di nome fa Sara el- Yafi ha scritto: ” l’Israeli
Mezze Station e’ solo un ennesimo multiculturale e multireligioso Fuck You
sbattuto in faccia agli arabi dal Nord Africa all’Oriente”.
Il
delirio della ragazza libanese ha raccolto in pochi minuti 4500 “ likes”, tanto
da provocare le abiette scuse del PR dell‘Università che ha scritto di essere
molto preoccupato dalle proteste , di non aver avuto intenzione di offendere
nessuno, di essere molto dispiaciuto e bla bla bla i soliti
leccamenti all’arroganza, intolleranza e assenza di democrazia
araba.
Morale
della favola, anche l’ennesimo tentativo di qualche idealista ebreo di
fare amicizia, mangiando una panino con l’ humus, con i suoi coetanei arabi e’
fallito miseramente tra le scuse, i “perdono perdono non lo faremo mai piu’”
dei maggiorenti dell’università.
Mi
sono venute in mente le raccomandazioni della polizia in occasione di feste
ebraiche “non esponete la bandiera di Israele, potrebbe offendere la
sensibilità islamica”, sinceramente, a costo di passare per razzista
antislamica cosa ormai diffusa tra i miei nemici, devo ammettere che a me
questa “sensibilità” a senso unico ha rotto ampiamente le scatole. Avete
mai sentito di raccomandazioni ai musulmani di non offendere la sensibilità
ebraica o cristiana? No, loro possono fare quello che gli pare , sono i padroni
del mondo con la loro violenza e le loro minacce.
Cosa
possiamo aspettarci dagli arabi e da tutti i popoli islamici, i famosi e
famigerati “figli di Allah” di Oriana Fallaci?
Cosa
possiamo aspettarci da sta gente che sa solo creare problemi, inimicizia, odio,
e violenza?
Cosa
possiamo aspettarci da chi si mette a tremare ogni volta che sente le proteste
islamiche per qualche supposto sgarro fatto loro da noi infedeli?
Cosa
possiamo aspettarci da un popolo che usa i bambini per andare a provocare i
soldati israeliani come nel caso della ragazzina bionda che va , urlando
isterica, a prendere a pugni un soldato?
Chi
potrebbe usare i propri figli per questo, quale mostro, quale barbaro, quale
immondo essere? E sapete come e’ stata definita questa bambina da un
giornalista italiano? EROINA PALESTINESE.
Un’
eroina, figlia di un terrorista, un’eroina di otto anni nutrita di odio,
un’eroina resa completamente isterica dal lavaggio del cervello che da decenni
i palestinesi fanno sui loro poveri figli, un’eroina che fra
qualche anno si imbottira’ di tritolo per andare ad ammazzare più ebrei
possibile.
In
quel momento qualcuno le intitolerà una piazza o una scuola, dipende da quante
persone avrà ammazzato.
14 novembre 2012
Deborah
Fait
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