Si fa presto a dire mamma. Madre. Genitrice.
Si fa presto. Colei che dà la vita. Colei che è strumento per una nuova vita.
Alla faccia.
Se dopo un paio d’anni che sei sposata non hai ancora sfornato un cucciolo d’uomo le persone ti guardano storto. Ah di certo c’è qualcosa non funziona. O lei o lui. Non sei normale. Sei fuori dalla norma.
Le cose fuori dall’ordinario spaventano perché implicano differenze, situazioni inesplorate (?) esigenze diverse, scopi diversi, obiettivi diversi. Diversità di vedute.
Forse solo la libertà di scelta.
Libertà?
La nostra società non è libera, ogni giorno si paga lo scotto per il non essere uniformati agli altri.
Dalle cavolate, dove lavoro io si identificano le persone a seconda di chi si frequenta, con chi si va al caffè, a chi si lecca il culo (ai capi ovviamente). Ma non leccarlo proprio a nessuno disturba i più.
Ragioni con la tua testa, lavori si, sei corretta si, ma… non fai sorrisini. Non ridi alla battuta perché effettivamente non fa ridere? Non ti pieghi ai capricci altrui? Allora non sei diplomatica. Sei diretta, he no decisamente non vai bene. Sei diversa. Non accetti di comportarti come tutti… allora sei fuori dal coro… sei stonata. Vabbè canto sola. Tanto nel momento del bisogno non siete certo le persone che voglio o vorrei vicino, anzi siete sempre i primi a scappare. Non esiste più la dignità il rispetto. Gli uomini sono i primi a etichettare noi donne. Cozza, gnocca, ci sta, se la tira… ecc.
Sempre parlando di cavolate: tacchi e scarpe a punta. Ombelico in bella vista. Scollature. Ah se non segui questa tendenza non sei donna, sei cozza. Quello che non viene esibito (tette e culi) non esiste.
Dalle cose serie. Ad essere o non essere mamma.
Alle battutine nelle riunioni di famiglia. I parenti? I più feroci, i più crudeli. Allora a quando un bebè. Allora a quando l’erede. Adesso tocca voi. I confronti con le cognate, i fratelli, i cugini i parenti. Se sforni nei tempi giusti (i tempi indicati dagli altri ovviamente) lasciando passare qualche compleanno la tiritera ricomincia: a quando il secondo? A quando il fratellino? A quando la sorellina?
Se hai amiche, colleghe, conoscenti che diventano mamma nel giro di poco tempo sei tagliata fuori. I ritmi di vita vengono scanditi solo ed esclusivamente dal bimbo. Dalle esigenze del bimbo dai bisogni del nuovo arrivato. Lentamente queste amiche-colleghe-conoscenti avranno, ovviamente, in comune gli impegni con le altre mamme. I consigli per il latte, per quella cremina, per quel pediatra, motorino si, motorino no. La maternità, il permesso di allattamento, gli orari, il part-time tutto è contro di te che continui con la tua routine e non sai, non puoi capire cosa ti perdi. Perché sei limitata. Non sei donna al completo. Sei amputata. Non sarai mai completa. Te lo dicono tutti. Cavoli mica tutti avranno torto no?
Così accade che dopo il parto sei sola, la maggior parte delle volte è così, se c’è qualcosa che non va non lo devi dire, non lo puoi dire. Non può esserci niente che non va perché è tutto normale. Stai facendo il percorso giusto. Se ti fermi vuol dire che non sei normale. Se hai male fisicamente da qualche parte interviene il medico. Ma se ci sono altre parti da curare non lo puoi dire perché hai raggiunto quello che volevi no? Fai parte di un gruppo.
E così può accadere. Può accadere che il male che hai dentro ti si rivolta contro, ti mangia dentro, ti sbrana le viscere e alla fine ti mangia il cuore… nel momento in cui non ne puoi più, nel momento in cui non ce la fai. E capisci che non sei mamma. Che non è nel tuo dna che non è così per tutte.
Perché non siamo tutti uguali.
E abbiamo il diritto di vivere la nostra vita. Di fare delle scelte.
Non è una giustificazione per le madri killer, sempre di più si sente parlare di loro, nei tg nelle radio. Nelle trasmissioni televisive si fanno un sacco di confronti per sviscerare questo problema. Abbiamo troppe distrazioni dalla retta via, dalla strada indicata già da altri prima di noi.
Non dovrebbe essere un problema, la colpa è della troppa libertà.
Viviamo in una società troppo libera. Libera.
Diversità di vedute.
Forse solo la libertà di scelta.
Libertà?